L’8 marzo si celebra al Teatro Storchi con gli attori di Un bel dì saremo

Torna la brigata di attori di Un bel dì saremo con Vogliamo le donne a lavorare! Cronistoria semiseria di un’“invasione” (’40-’70) l’8 marzo (ore 21) al Teatro Storchi. Si tratta di una mise en espace che vede sul palco Donatella Allegro, Nicola Bortolotti, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Lino Guanciale, Diana Manea, Eugenio Papalia, Simone Tangolo e con musiche eseguite da Michele Sanchini.

La serata teatral-musicale, è realizzata per celebrare l’8 marzo dall’Assessorato Pari Opportunità del Comune di Modena, con l’organizzazione di ERT Fondazione nell’ambito del progetto Un bel dì saremo, in collaborazione con Centro Documentazione Donna Modena, UDI Modena, Dipartimento di Economia Marco Biagi-Unimore e Dottorato di ricerca in lavoro, sviluppo e innovazione-Unimore, e con, per i contributi iconografici di Biblioteca Poletti e Fondazione Fotografia Modena.

Dagli scioperi che seguirono gli ultimi giorni del fascismo fino alle grandi manifestazioni del lavoro degli anni ’70, lo spettacola racconta dell’ingresso delle donne nel mondo del lavoro. Come spiegano gli autori del progetto: “Si racconta di un regno vicino, che chiamavano Regno d’Italia, con a capo un re piccolino e un “mascellone” a farne da balia. Erano tante le donne nel regno, ma parevano quasi nascoste: però qualcuna di certo fu vista, nell’estate del ’43, quando alla SIPE di Spilamberto si riprese a scioperare. Frattanto il “mascellone” cadde e il re presto lo seguì, si fondò così la Repubblica e una storia diversa partì (e par che non sia finita…): sempre tante sarebbero state le donne, soltanto che questa volta le si sarebbe ben viste…
Dagli scioperi che seguirono gli ultimi giorni del fascismo fino alle grandi manifestazioni del lavoro degli anni ’70, una serata per raccontare di un’invasione felice e tardiva (e non ancora compiuta): quella delle donne nel mondo del lavoro. Dalle prime leggi di tutela negli anni Cinquanta, all’ingresso in magistratura nel 1963, dall’abolizione del “Coefficiente Serpieri” alla riforma dello stato di famiglia del ’75, giù fino alla dichiarata parità di trattamento sul lavoro del 1977, quando al governo sedeva la prima ministra della nostra storia, un 8 marzo per provare a saggiare, con l’ironia del teatro e, soprattutto, con gli occhi di noi oggi, se è poi vero che «carta canta…»”.

Lo spettacolo è ad ingresso gratuito su invito
Gli inviti, validi per 1 persona, potranno essere ritirati fino ad esaurimento posti alla biglietteria del Teatro Storchi sabato 4 marzo dalle ore 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19. Ogni persona potrà ritirare in biglietteria al massimo 2 inviti.

Info: Biglietteria telefonica Teatro Storchi – tel. 059/2136021 (dal lun. al ven. 9.00 – 13.00)  unbeldìsaremo e Emilia Romagna Teatro