“Il corpo disUMANO” in dono ai Musei Civici. Le opere in mostra dal 4 marzo al 9 aprile

Il corpo disUMANO è il titolo della mostra “regalo” organizzata dal 4 marzo al 9 aprile ai Musei Civici in occasione delle celebrazioni collegate all’8 marzo.

A distanza di tredici anni le opere tornano davanti al pubblico, come dono ai Musei, dopo essere state realizzate nel 2004 per la seconda edizione dell’iniziativa Le donne intrecciano le culture, rassegna culturale realizzata dal Centro documentazione donna in collaborazione con numerose istituzioni locali. Le opere delle artiste Giovanna Gentilini, Andreina Bertelli, Nicoletta Moncalieri e Alberta Pellacani (sua l’immagine qui sopra) dialogavano con i testi di altrettante scrittrici, in un “poker d’arte”.
Attraverso questo lavoro collettivo, curato da Vittoria Surian titolare della casa editrice Eidos, le autrici hanno inteso nominare il disagio, la sofferenza, il dolore di cui il corpo è luogo. Nella moderna società contemporanea, sempre meno capace di vivere le differenze come ricchezza ed occasione di scambio, si ergono sistemi di chiusura, rifiuto, controllo, emarginazione delle alterità. In questo contesto il corpo delle donne e dei bambini, oggi come nel passato, diviene oggetto di violenza e mercificazione. Le autrici del Poker, nominando il corpo, hanno utilizzato una licenza linguistica che deroga il codice e determina quello che in arte è chiamato spaesamento, straniamento, il portare in luogo altro…, un luogo di senso ambiguo… ove si moltiplicano i significati e albergano “ le differenze”, aumentandone  lo spazio di libertà e di  cittadinanza. Il lavoro delle artiste si è così inoltrato nel terreno della conflittualità e del dolore, ha affrontato attraverso l’intreccio di parole e di immagini “il male di vivere” e, con la sensibilità intrinseca al proprio genere, ne ha elaborato e sublimato sapientemente il disagio, un disagio che a distanza di anni rivela ancora tutta la sua bruciante attualità.

Musei Civici
Palazzo dei Musei
Largo Porta Sant’Agostino 337
41121 Modena

Orari
martedì-venerdì 9-12
sabato, domenica e festivi: 10-13 e 16-19
lunedì chiuso
INGRESSO GRATUITO

Le artiste

Andreina Bertelli
Sono nata a Legnano (Mi) nel 1933.Il mio primo quadro è del 1945, da allora  firmo con il cognome di mia madre. Nel 1947, a quattordici anni, in fabbrica come operaia tessile poi disegnatrice di stoffe;prendo coscienza delle difficoltà della classe operaia.Nel 1950 frequento la Scuola Libera Serale di Nudo a Brera che mi fa amare il corpo umano come soggetto artistico. Incontri, conoscenze importanti (Carrà, Vittorini, Plescan,ecc) e mostre.Nel 1954 sposo il pittore Italo Zoda.In Sicilia conseguo il diploma al Liceo Artistico di Palermo. Vengo travolta dalla realtà contadina con le lotte agrarie. Conosco Sciascia, Guttuso, Siciliano, Caldarella, pittori, poeti,ecc..Sono anni di mostre, esperienze inedite e, nel 1961, la straordinaria avventura della maternità.Nel 1965 ci trasferiamo a Roma dove rimarremo ventuno anni.E’qui che scopro il femminismo, le manifestazioni e la presa di coscienza dell’uguaglianza di diritti e doveri tra i sessi. Conosco Dacia Maraini, Adele Cambria, Edith Bruck. Tante mostre, incontri e visite ai musei. Nel 1985 apprendo la tecnica dell’acquaforte e nel 1986 ci trasferiamo in Emilia.Qui scopro il paesaggio e un mondo contadino diverso da quello siciliano. Nuove amicizie con persone calorose e generose e incontri con artiste notevoli. Cosa dire? Le tante “stazioni” hanno segnato il mio lavoro in modo indelebile.

Giovanna Gentilini
Sono nata a Modena, dove vivo e lavoro. Artista e poeta, mi sono diplomata in pittura all’Accademia di Belle Arti di Bologna. Il mio lavoro, pur privilegiando la tecnica dell’acquerello con cui ho realizzato opere su carta e su tela, è caratterizzato da un’articolazione linguistica che si esprime nella creazione di libri d’artista e installazioni. Ho esposto in numerose mostre personali e collettive. Risale al 1993 il mio intervento di Land-Art “Bunkers” sul litorale di Queparò (Albania). Ho partecipato alla Biennale Donna di Ferrara del 1994 e a quella del 1996 nella rassegna Disegnare la vita dedicata a Vanessa Bell e a Virginia Wolf. Sono stata presente  alla 45° Biennale D’arte di Venezia del 1995 nella sezione  Identità e differenza – libri d’artista  con il libro d’arte Il luogo della sapienza.E’ del 2004 la mostra Il Merito e la Fama – artiste nelle terre del Tiepolo–Villa Giustiniani Morosini–Mirano-Venezia. Ho partecipato al FestivalFilosofia di Modena nel 2008 e nel 2016. Nel 2011 ho realizzato nello studio dello scultore Andrea Capucci l’installazione”Italian breakfast”. Nel 2013 ho pubblicato, con la Casa Editrice “Rosso Pietra” il libro di  poesie Mentre rammendi ascolta il lievito e faccio parte del gruppo “ Donne di poesia” di Modena.Ho ricevuto la Menzione d’onore per raccolta inedita di poesia al premio Lorenzo Montano 2012. Mie opere si trovano alla Galleria Civica d’Arte Contemporanea di Modena, ai Musei Civici  di Modena, nella Raccolta d’Arte della Provincia di Modena e al Museo del Paesaggio di Torre di Mosto (Venezia).

Nicoletta Moncalieri
Vivo e lavoro a Modena. Mi sono formata nel clima artistico degli anni Sessanta e Settanta ed ho condiviso con quella generazione di artisti la svolta verso nuovi linguaggi formali e concettuali. Il collage è la forma principe in cui mi esprimo: in un susseguirsi di configurazioni controllate, dove la scrittura è intesa come luogo di transito, costruisco una simbologia spoglia, capace però di rinvigorirsi in divenire. Attraverso il collage attivo percorsi di una comunicazione sospesa, dove i segni diventano forme del pensiero.
Ho tenuto numerose mostre personali e diverse mie opere sono presenti nella collezione del disegno della Galleria Civica e nella raccolta d’Arte della Provincia di Modena. Tra le mostre cui ho partecipato mi piace ricordare, procedendo a ritroso nel tempo: EVA è l’altra metà dell’Arte? (Galleria Arte Si di Modena, 2017); Libri e Libri (Accademia Nazionale di Scienze Lettere e Arti di Modena, 2011);  Tempo Materia Racconto (Musei Civici di Modena, 2007);  Il sognatore sognato  (Musei Civici di Reggio Emilia, 2000); Artist’s Atelier – Real time exhibition n° 22 di Franco Vaccari (Sito Reale= casa del Giorgioneastelfranco Veneto-  1997); Galleria Pari e Dispari di Rosanna Chiessi- Reggio Emilia (?); Il merito e la fama – Artiste nelle terre del Tiepolo (Villa Giustiniani Morosini- Mirano- Venezia).
Tra le installazioni: Tempo Materia Racconto-( Sala Gandini – musi Civici di Modena- 2007); La coda dell’asino – Numero Omero( Palazzo Ducale – Pavullo 2005).
Ho partecipato a tre edizioni del FestivalFilosofia di Modena e a due del  Poesia Festival Terre dei Castelli e, nel 2004, ad Arte Fiera di Bologna.

Alberta Pellacani
Sono nata a Carpi (MO), luogo in cui vivo. Il mio primo incontro con l’arte avviene a sedici anni attraverso il teatro partecipando a spettacoli d’avanguardia pensati per spazi urbani. L’arte prevarrà poi sul teatro e sarà Bologna la città dei miei studi all’Accademia di Belle Arti e al D.A.M.S., anni in cui mi dedico alla ricerca pittorica sperimentale materica, tradizionale e industriale. Dagli anni novanta utilizzo più mezzi espressivi: sconfino attraverso vari linguaggi, dalla fotografia al video, dal disegno all’installazione, dall’arte pubblica partecipata al documentario. Affido il mio sguardo all’umano, alla natura quale metafora di adattamento e di cambiamento, all’ambiente e al contesto dei luoghi che viviamo attraverso un metodo operativo che possa accogliere l’ altrui volontà. Ho esposto in musei e gallerie in Italia e all’estero, alla Biennale di Venezia, alla fiera di Basilea.

Informazioni: Musei Civici di Modena