Al Comunale l’11, prima italiana per “Soirée Petipa” del Ballet de l’Opéra National de Bordeaux

Va in scena giovedì 11 maggio alle 21 al Teatro Comunale “Luciano Pavarotti” in prima italiana lo spettacolo Soirée Petipa: les Grands Ballets Classiques interpretato dal Ballet de l’Opéra National de Bordeaux diretta da Charles Jude.

Marsigliese di nascita, Marius Petipa (1818-1910) nella sua lunga, avventurosa carriera, ha portato a maturazione l’arte del balletto creando alcuni dei suoi più amati capolavori. Titoli immortali, rappresentati da allora sui palcoscenici di tutto il mondo, che costituiscono non solo la grande ossatura del repertorio della danza teatrale ma anche un importante banco di prova per ensemble e coreografi impegnati in allestimenti di trasmissione o riscritture. Così è per il Balletto de l’Opéra di Bordeaux, compagnia francese dalla storia antica e prestigiosa che, guidata dal 1996 da Charles Jude, già étoile all’Opéra di Parigi nell’epoca Nureyev, ha voluto dedicare all’illustre coreografo compatriota una Soirée in cui ripercorrere i momenti principali della sua arte.

“Ho voluto rendere omaggio al geniale Marius Petipa – racconta Jude dello spettacolo in scena a Modena – con un programma che ripercorre i momenti principali della sua arte. Da Paquita, degli inizi, dove utilizzava uno stile spagnoleggiante ispirandosi a quanto vissuto durante un lungo soggiorno nella penisola iberica, poi utilizzato anche in Don Quichotte, alla celebre collaborazione con Čajkovskij che diede vita alle più belle coreografie del nostro repertorio. Seguì il lavoro con il compositore russo Glazunov che diede vita al suo ultimo grande balletto, Raymonda, il trionfo della danza sinfonica.”

Tra Petipa e Bordeaux vi è un rapporto di lunga data e nel suo Grand Théâtre il coreografo ha vissuto momenti importanti ancora prima di diventare coreografo principale dei Teatri Imperiali di San Pietroburgo. Nominato primo ballerino a Bordeaux, fu proprio nella città aquitana che ebbe la possibilità di interpretare capolavori romantici come Giselle e La Péri e confrontarsi con La Fille mal gardée. Fu una lettera a cambiare per sempre il suo destino, un invito del direttore dei Teatri Imperiali che lo desiderava come nuovo premier danseur. 170 anni fa, nel maggio 1847, a ventinove anni metteva piede a San Pietroburgo cambiando, passo dopo passo, in maniera irreversibile la storia del balletto. Dal cesello dei movimenti al rapporto con la musica, dalla drammaturgia dei soggetti a quella delle stesse forme, Marius Petipa nella seconda metà dell’Ottocento forgia lo stile russo, sintesi perfetta tra la grazia e la purezza della scuola francese e il virtuosismo e la teatralità di quella italiana. Così questa serata ideata da Charles Jude, curatore dell’allestimento coreografico per tutti i titoli in programma, gradualmente ci accompagna alla scoperta del magistero di Petipa evidenziando sia tappe biografiche che sviluppi estetici. A partire da Paquita, balletto con cui Petipa fece il suo debutto sulle scene imperiali nel doppio ruolo di interprete, ancor oggi un gioiello insuperato per il raffinato ordito di movimenti a velocità cangiante, per proseguire con Don Chisciotte, creato nel 1869 su musiche di Minkus. Al centro del programma il rapporto di Petipa con il compositore Čajkovskij da cui nacquero titoli come La bella addormentata (1890) e Il Lago dei Cigni (1895). Chiude lo spettacolo l’ultimo grande successo Raymonda, capolavoro del 1898 su musiche di Aleksandr Glazunov ambientato nel Medioevo fantastico immaginato dalla librettista Lidia Pashkova.

Erede storica di uno dei centri più importanti del balletto nazionale francese, la compagnia di Bordeaux, a partire dagli anni ’90 del Novecento, ha arricchito il repertorio classico aprendosi alla modernità e commissionando nuovi lavori a numerosi coreografi. Attualmente conta un organico di quaranta danzatori e presenta una regolare stagione di balletto all’Opéra National de Bordeaux.

Info: Teatro Comunale di Modena Luciano Pavarotti