La partitura per coro e orchestra che Orff trasse da un codice medioevale proveniente dal convento bavarese Benediktbeuern, da cui “burana”, è una riuscita trasposizione in musica di alcuni componimenti poetico goliardici attribuiti, per la maggior parte, ad anonimi “clerici vagantes”; componimenti scritti per lo più in latino, ma anche in medio alto tedesco e talora recanti tracce di antico provenzale. Con cinque scene principali, che mantengono la stessa denominazione attribuita da Orff alle varie parti dei Carmina Burana, la danza di Brumachon rinvia continuamente al ciclico alternarsi di situazioni e accadimenti, al moto incessante, minaccioso e ineluttabile, della ruota del destino.
“Sono le immagini di un maremoto, di un dramma umano ispirato da un testo che pur scritto nel Medioevo e malgrado la nostra lacunosa memoria fa ancora parlare di sé nel XXI secolo” dice Brumachon, affermato coreografo francese per oltre vent’anni direttore presso il Centre Chorégraphique di Nantes, uno dei più importanti centri nazionali dedicati alla danza contemporanea. Legato da sempre alle arti figurative, Brumachon si è lasciato ispirare dai corpi plastici di Michelangelo e dalle sculture di Camille Claudel per riscrivere una delle pagine che più si sono prestate a letture coreografiche diverse, a partire dal 1937, anno della partitura di Carl Orff.
Dalla sua creazione nel 1960, il corpo di Ballo del Gran Teatro di Ginevra è stata una delle realtà più attive nel campo della danza del XX secolo. Dal 2003 sotto la guida di Philippe Cohen, la compagnia, composta da 22 ballerini di formazione classica, segue un percorso artistico volto alla commissione e creazione di nuovi lavori a confronto con la tradizione e con i fondamenti del repertorio. Ogni stagione la Compagnia propone nuove creazioni, oltre a riprese dal suo repertorio. A queste attività si aggiungono tournée internazionali, progetti per le scuole e laboratori di coreografia. Brumachon ha iniziato nel 1980 la sua attività di ricerca coreografica assieme a Benjamin Lamarche, interprete privilegiato e complice di tutte le sue creazioni. Nel 1984 creano la compagnia Les Rixes; nel 1992 fondano il Centre Chorégraphique National de Nantes, dove resteranno fino al 2015. Sviluppano una danza alternativamente energica e tormentata, lirica e passionale, romantica e terrestre. Pionieri e ricercatori, i due coreografi sono animati dalla volontà e dal desiderio di sviluppare, con i loro danzatori, una curiosità su tutti i linguaggi della danza e suscitare domande a riguardo dell’arte vivente. Assieme sviluppano numerose collaborazioni con compagnie di danza in Nigeria, Cile, Buenos Aires, Praga. Dal settembre 2016 sono coreografi associati al Centres culturels municipaux di Limoges. Sempre all’ascolto delle «differenze», nel 2016 Claude Brumachon crea, per nove danzatori diversamente abili, La Croisée des routes a la Chapelle sur Erdre.