Bper Banca celebra i suoi primi 150 anni con una tre giorni di eventi e grandi protagonisti

BPER Banca festeggia i suoi primi centocinquant’anni.

Con il titolo “1867-2017 una storia di valori, un futuro di crescita” da sabato 10 a lunedì 12 giugno Modena ospita un calendario di importanti eventi culturali: oltre 15 appuntamenti – tutti gratuiti – tra spettacoli, proiezioni, concerti, mostre, conferenze, tavole rotonde. Protagonisti i grandi nomi dell’economia e della cultura: un premio Nobel (Angus Deaton), musicisti (Paolo Fresu e Paola Turci, Ramin Bahrami con Michele Placido), scrittori (Alessandro D’Avenia), giornalisti (Beppe Severgnini e Stefania Pinna), economisti e opinionisti (Alberto Quadrio Curzio, Marta Boneschi, Ernesto Galli della Loggia) danno voce a riflessioni condivise su quali siano le necessità della società contemporanea.
Il linguaggio trasversale e universale della musica – al quale BPER Banca ha storicamente accordato un’attenzione privilegiata – ha uno spazio di rilievo e il cuore del programma riguarda tematiche di ordine economico che coinvolgono tutti, per riflettere su cos’è importante per garantire uno sviluppo sostenibile ed equo, che riesca a coniugare crescita economica e benessere delle persone. Gli eventi principali si svolgono in quattro luoghi fortemente rappresentativi per la città di Modena e per la Banca: via San Carlo, Piazza Roma, la Camera di Commercio e il BPER Forum Monzani.

Sabato 10 giugno
E’ la presentazione del libro illustrato “150 anni di valori. Storia illustrata di BPER Banca” ad aprire le tre giornate di eventi (alle 17.30 presso il Teatro della Fondazione Collegio San Carlo). Questo progetto editoriale, a cura di Paolo Battaglia, vuole presentare la vita di un istituto di credito sotto una luce nuova; è il primo che applica la visual history di stampo anglosassone alla storia di una banca. Lo compongono oltre mille immagini tratte dagli archivi interni dell’istituto e delle banche che via via sono entrate a far parte del Gruppo, oltre che dall’archivio storico della Fondazione Fotografia di Modena. Alle immagini si affiancano i documenti dell’archivio di BPER Banca, una vera e propria cassaforte della memoria di centocinquant’anni di vita economica e sociale, con testimonianze che consentono di analizzare le vicende di una città e del territorio provinciale, per poi allargarsi prima alla regione e poi all’intero Paese.
A seguire, viene inaugurata nella Chiesa di San Carlo la mostra omonima tratta dal libro e curata da Paolo Battaglia e Fausto Ferri: si tratta di un’esposizione fotografica, documentaria e virtuale, che con il suo allestimento vuole evocare l’ambiente principale in cui avveniva l’incontro quotidiano della Banca con i suoi clienti negli anni a cavallo tra ‘800 e ‘900: uno spazio monumentale con pilastri, una balconata, le postazioni di lavoro con le antiche casse, e un grande tavolo da scrittura. Qui si dipana il racconto delle vicende della Banca dalla sua fondazione ai giorni nostri, attraverso testi e immagini (alle 18.30 nella Chiesa di San Carlo).
La serata di apertura è nel segno della musica in Piazza Roma, con il concerto spettacolo di Paola Turci, raffinata cantautrice italiana, e  Paolo Fresu, uno dei più apprezzati jazzisti europei. E’ grande l’affiatamento dei due artisti sul palco: il  concerto  del  duo ruota  prevalentemente  intorno  al  repertorio  di  Paola  Turci:  sia  brani originali della cantautrice, sia rifacimenti di canzoni di altri artisti, tra cui Domenico Modugno. Ma c’è spazio anche per altre importanti perle della musica  moderna: Leonard Cohen, Fabrizio De André, Tomás Méndez,  Amy Winehouse.  Mai scontata o autoreferenziale, la musica del  duo  tocca  momenti  davvero  poetici  e  spirituali  in  perfetto  equilibrio  fra  stile  ed eleganza  e  quella  sorta  di  “musica  assoluta”  fatta  di pause  e  silenzi (alle 21.45 in Piazza Roma).
Tutte e tre le giornate si chiudono con “Immagini ed emozioni dei 150 anni di BPER Banca”: un video mapping sulla facciata del Palazzo Ducale: grazie a questa nuova frontiera dell’arte e della tecnologia vengono proiettate immagini storiche in computer grafica sulla superficie dello storico edificio, ottenendo spettacolari effetti di proiezione 3D (sabato, domenica e lunedì dalle 23.30 alle 24, Piazza Roma).

Domenica 11 giugno
Le sfide dell’oggi e le possibili soluzioni di domani: BPER Banca vuole declinare in chiave propositiva, problematica e futuribile la propria storia e la propria tradizione e lo fa attraverso una tavola rotonda collocata idealmente al centro del programma della tre giorni di festa. “L’Italia in trasformazione. Costume, politica ed economia” è il titolo dell’incontro realizzato in collaborazione con la casa editrice Il Mulino, previsto per le 11 presso la Camera di Commercio di Modena. Intellettuali e studiosi – Ernesto Galli della Loggia, Marta Boneschi e Alberto Quadrio Curzio, moderati da Stefania Pinna di Sky – dibattono sui temi e i problemi della lunga transizione italiana di inizio ventunesimo secolo, analizzando le dinamiche che riguardano i processi di ristrutturazione dell’impresa e del lavoro, della produzione e del consumo, con le modificazioni, a volte traumatiche, che hanno contraddistinto la società italiana, sia sul piano della politica sia sul versante delle mentalità e delle culture, nei venticinque anni che ci dividono dalla fine della cosiddetta “Prima repubblica” (alle 11 presso la Camera di Commercio di Modena, Sala Leonelli).

BPER Banca dedica un appuntamento anche ai più piccoli, per contribuire all’educazione finanziaria delle giovani generazioni affinché diventino adulti consapevoli rispetto alla gestione delle proprie finanze. I bambini incontrano il denaro ancora prima dei quaderni di scuola: lo vedono quando la mamma paga il conto dal fornaio, quando l’edicolante porge il resto al papà, quando sfogliano le illustrazioni di un libro che narra di oro, monete e tesori. “Improvvisamente alla GRANDE!” è un evento rivolto ai bambini dai 6 ai 10 anni, per orientare l’acquisizione di specifici valori e atteggiamenti sulla gestione del denaro (alle 15.30 in Piazza Roma).
Alle 19 il palcoscenico di Piazza Roma si trasforma in un’aula e lo spettacolo inizia al suono della campanella, non quella allegra del teatro, ma quella impegnativa della scuola. Sul palco il Prof. 2.0 (così è noto sui social): Alessandro D’Avenia, che presenta “L’arte di essere fragili. Come Leopardi può salvarti la vita”, la trasposizione teatrale del suo ultimo libro. D’Avenia prima di essere uno scrittore è un insegnante: lo ricorda dialogando con adolescenti e adulti, studenti e professori, chiedendo in prestito le parole a Giacomo Leopardi. Un sorprendente viaggio che si sviluppa in tre tappe: le inquietudini dell’adolescenza, le prove della maturità, la conquista della fedeltà a se stessi, accettando debolezze e fragilità e imparando l’arte della riparazione della vita. Ogni stagione della vita è interpretata attraverso una coppia di poesie, rilette con la sensibilità, la consapevolezza e la forza comunicativa dello scrittore e del professore: L’infinito, A Silvia, La Ginestra… Un viaggio esistenziale ad alto tasso poetico e una rilettura appassionata di Leopardi, non poeta del pessimismo e del ripiegamento ma piuttosto della nostalgia, dell’inesausta tensione al superamento di sé, perché la carenza di felicità dei nostri tempi è spesso solo carenza di destini (alle 19 in Piazza Roma).

La grande poesia e la grande musica si incontrano alle 21.30 in Piazza Roma grazie alla voce di Michele Placido e al pianoforte di Ramin Bahrami che si fondono nel recital “Parole e Musica”. Un titolo essenziale, che cela una raffinata ricerca artistica capace di “scrivere” le parole di straordinari poeti come Pablo Neruda, Trilussa, Eugenio Montale, passando per Leopardi, Dante, Salomone e tanti altri, su alcune delle pagine musicali più alte mai prodotte nella storia dell’umanità, quelle che ci hanno regalato un genio assoluto come Johann Sebastian Bach ma anche Michael Nyman, compositore minimalista contemporaneo. Ai versi, man mano interpretati dalla voce recitante di Michele Placido, un attore tra i più dotati e apprezzati nel panorama italiano, segue il controcanto rappresentato dalle note di Ramin Bahrami, pianista considerato a livello internazionale tra i più autorevoli interpreti bachiani contemporanei (alle 21.30 in Piazza Roma).

Lunedì 12 giugno
La giornata in cui ricorre il compleanno di BPER Banca – che fu fondata proprio il 12 giugno 1867 – si apre con un appuntamento per gli appassionati di filatelia: a partire dalle 15.30 il BPER Forum Monzani diventa un vero e proprio “ufficio postale distaccato” dove viene presentato il francobollo celebrativo dei 150 anni, emesso il giorno stesso. Qui viene anche ospitata la mostra filatelica “Anniversari modenesi”, a cura del Circolo Filatelico Tassoni (dalle 15.30 alle 19 al BPER Forum Monzani). Il francobollo commemorativo raffigura la prima sede storica della Banca, la sede attuale e il nuovo logo introdotto nel 2015. La combinazione di questi elementi assume un significato rilevante: da un lato la Banca mantiene un legame forte con la propria storia (simboleggiato dall’immagine della prima sede) e al contempo interpreta la solidità e modernità del brand e della propria azione al servizio di famiglie e imprese.

E’ il premio Nobel per l’economia 2015 a chiudere le tre giornate di festa alle 21 al BPER Forum Monzani con una lezione magistrale sul tema “La grande fuga”. Angus Deaton, economista scozzese formatosi a Cambridge, docente di Affari internazionali a Princeton, è uno dei maggiori studiosi viventi sulla povertà e la disuguaglianza. Ha lavorato moltissimo sull’analisi statistica di questi fenomeni sia a livello globale che con studi mirati ai Paesi in via di sviluppo, soprattutto in India. L’intervento di Deaton, che sarà introdotto dal Prof. Giovanni Vecchi, dell’Università di Roma Tor Vergata, riprenderà molti dei concetti espressi nel suo ultimo lavoro “La grande fuga. Salute, ricchezza e origini della disuguaglianza” (ed. Il Mulino), titolo eloquente che rimanda alla visione del professore, il quale legge la storia dell’umanità come una costante fuga dalla miseria e dalla morte. In qualsiasi epoca le azioni degli uomini sono state motivate da una semplice ragione, ovvero allontanarsi dalla povertà, motivo che, però, ha prodotto continue oscillazioni fra progresso e disuguaglianza. Interessante è la definizione di progresso non tanto in termini di crescita economica, ma di crescita del benessere, quindi di un miglioramento nella salute, nella felicità e, più in generale, nella qualità della vita. Può esistere progresso senza disuguaglianza? Deaton sta dedicando la sua vita a cercare una risposta. Alla lezione del professore segue un dibattito “one-to-one” con Beppe Severgnini, giornalista, saggista e opinionista italiano, direttore di Sette, il settimanale del Corriere della Sera (alle 21 al BPER Forum Monzani).