Non poteva che partire da Modena una iniziativa che coniuga solidarietà e volley. Si intitola 100vs100 l’evento in programma in Piazza Roma il 21 ottobre, un progetto educativo sportivo di cooperazione internazionale che Moxa-Modena per gli altri onlus e Scuola di pallavolo Anderlini hanno promosso in partnership con Parma per gli altri e con il patrocinio del Comune di Modena e il contributo di Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
Il progetto vuole offrire agli studenti e alle studentesse di due comunità in Etiopia la possibilità di giocare e fare sport insieme attraverso la costruzione di campi da pallavolo e campi sportivi e la formazione di allenatori. E. allo stesso tempo, realizzare iniziative educativo-formative con gli studenti e i giovani sportivi nei territori di Modena e di Parma.
Il progetto prende il via come dicevamo a Modena sabato 21 ottobre con “Pazzi x il volley”, una grande partita di pallavolo cento contro cento che si disputerà su un campo gigante allestito in piazza Roma. La partita, che coinvolgerà in una grande festa sportiva pallavolisti, amanti del volley e tutti coloro che avranno voglia di partecipare (iscrivendosi sul sito www.oltrelarete.com), comincerà alle 17 e sarà condotta e commentata da Antoine. L’evento sarà l’occasione per presentare l’intero progetto “Oltre la rete” che prevede anche un’azione locale, intitolata “2 scarpe x 4 piedi”: una raccolta di materiali e attrezzature sportive (scarpe, magliette, ma anche palloni o reti) usati e nuovi, da donare ai giovani studenti etiopi coinvolti nel progetto. Partner attivi della raccolta sono anche Fipav Modena e Csi Modena. I punti di raccolta sono il Palanderlini, in via Marchi 106; la Polisportiva Modena est in via Indipendenza 25 e la sede del Csi in via del Caravaggio 71.
Come spiegano gli organizzatori, la scelta della pallavolo come disciplina sportiva di riferimento è dovuta alla pratica già diffusa insieme alla semplicità delle strutture necessarie e alla possibilità di far giocare insieme, in squadre miste, ragazzi e ragazze.
“Abbiamo condiviso da subito il progetto nel suo complesso – ha affermato l’assessore Guerzoni – perché è un bell’esempio di quello che si può fare attraverso lo sport: la possibilità di giocare a pallavolo significa anche emancipazione e crescita”. Stefania Vecchi, di Moxa, ha sottolineato che il progetto serve “soprattutto a far crescere chi andrà in Etiopia come volontario per portare una possibilità di trascorrere del tempo gioiosamente” e Rodolfo Giovenzana, Pallavolo Anderlini, ha aggiunto che “il sogno è portare in Africa un gruppo dei nostri ragazzi perché sappiamo che quello che daremo ci tornerà amplificato”.