E’stata inaugurata negli spazi dell’ex Manifattura Tabacchi di Modena (MATA), la mostra Sequenza Sismica, a cura di Filippo Maggia, con la collaborazione di Teresa Serra. Il percorso presenta le opere di sette fotografi internazionali reduci da un periodo di lavoro in Emilia e nelle regioni del Centro Italia, alla ricerca di una via personale attraverso la quale raccontare la sequenza di terremoti che hanno colpito il nostro paese negli ultimi dieci anni, dall’Aquila a Modena, ad Amatrice: una serie di eventi distinti, che, attraverso le loro immagini, si trovano così ad essere accomunati in una dimensione unica e corale, pur nella varietà delle prospettive adottate da ciascun artista.
I pungenti bianchi e neri di Olivier Richon e i paesaggi silenziosi di Hallgerður Hallgrímsdóttir, le inquadrature crude di Naoki Ishikawa, il caos ragionato dei collage di Tomoko Kikuchi, i luoghi sordi e laconici di Eleonora Quadri, le insinuanti fotografie di Valentina Sommariva e gli attenti giochi di forme che dominano le composizioni di Alicja Dobrucka: le oltre 70 fotografie di Sequenza Sismica ritraggono luoghi e situazioni specifiche, ma sono lo specchio di una condizione di precarietà e fragilità in cui tutta l’umanità può riconoscersi. Tanti gli interrogativi che hanno accompagnato la ricerca degli artisti nel corso della missione: la natura è diventata il nostro più temibile nemico? Che succede quando ci si ritrova ad aver perso tutto? Da dove ricominciare a ricostruire? E fin dove è lecito spingersi nel fotografare il dolore delle comunità colpite?
A completare il progetto, un video documentario prodotto da Fondazione Fotografia Modena, ideato e realizzato da Daniele Ferrero e Roberto Rabitti, è stato girato negli stessi luoghi visitati dai fotografi in più momenti: il video ruota attorno al tema cardine del tempo, della sua percezione straniata e distorta durante eventi traumatici. Grazie alla consulenza di alcuni professori dell’Università di Pisa è stato inoltre possibile per i due autori approfondire le dinamiche che caratterizzano la psicologia del trauma, indagando in particolar modo gli effetti psichici e fisici tipicamente riscontrabili a seguito di terremoti.
Parte integrante della mostra è, infine, un’importante selezione di fotografie storiche dei primi terremoti fotografati in Italia, a cura di Chiara Dall’Olio. Se, infatti, il nostro paese è sempre stato scosso da terremoti, meno noto è il rapporto che lega la fotografia del XIX e XX secolo alla rappresentazione e allo studio di tali eventi drammatici. Per raccontare questa relazione sono stati scelti quattro momenti particolarmente significativi: il terremoto del 16 dicembre 1857 in Val d’Agri (oggi territorio compreso fra le provincie di Potenza e Salerno), rappresentato nelle fotografie di Alphonse Bernoud; il terremoto di Norcia del 22 agosto 1859, nelle fotografie di Robert MacPherson; il terremoto di Casamicciola (isola di Ischia) del 28 luglio 1883, nelle immagini di un anonimo reporter, e il terremoto di Messina del 1908, fotografato da Luca Comerio.
Sequenza Sismica è promossa da Fondazione Fotografia Modena, con il patrocinio della Protezione Civile Nazionale, del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo (MIBACT), di ANPAS – Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, della Regione Emilia-Romagna. La missione nei luoghi del terremoto e la mostra Sequenza Sismica sono in media partnership con Il Giornale della Protezione Civile. La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira.
21 ottobre 2017 – 4 febbraio 2018
sede
MATA – Ex Manifattura Tabacchi
Modena, Via Manifattura Tabacchi 83
orari
mercoledì-giovedì-venerdì 15-19
sabato-domenica 11-19
chiuso lunedì e martedì
ingresso libero
Info: Fondazione Fotografia