Giornate Fai di primavera il 24 e il 25 marzo. Anteprima venerdì 23 alle ore 18.15 con una proiezione alla Sala Truffaut

In Incontri

Anteprima Giornate Fai di Primavera venerdì 23 marzo alle ore 18.15  con proiezione alla Sala Truffaut di alcune scene del film capolavoro di Bernardo Bertolucci “Novecento”, tratte dalla pellicola recentemente restaurata dalla 20th Century Fox, Paramount Pictures, Istituto Luce – Cinecittà e Cineteca di Bologna, con la collaborazione di Alberto Grimaldi e il sostegno di Massimo Sordella, presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata.

Forse non tutti sanno che Villa Lonardi, già Villa San Donnino, è stata il set di una delle più celebri scene del film “Novecento”. Per le riprese furono, infatti, utilizzate l’innovativa halle d’ingresso a la scala “a giorno” per far entrare nella storia l’esile ed elegante futurista Ada Fiastri Paulhan, interpretata da Dominique Sanda, che incontra Alfredo Berlinghieri, alias Robert De Niro.

Luoghi aperti a Modena e provincia per le Giornate Fai di sabato 24 e domenica 25 marzo

Sono oltre 900 i luoghi, che grazie all’impegno delle delegazioni e dei volontari, il FAI – Fondo Ambiente italiano – apre in tutta Italia il 24 e il 25 marzo 2018.
Le visite guidate sono a cura dei volontari Fai.

Palazzo Borsari – sede del Consorzio della Bonifica Burana
Corso Vittorio Emanuele II, 107 – Modena
Sabato 24 e domenica 25 marzo dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso 17.00) – Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato
Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Risalgono all’età del Bronzo i primi interventi dell’uomo per regimentare le acque in pianura, in particolare in quei territori dove queste avevano il predominio sulle terre e il paesaggio era connotato da aree paludose, stagni, fiumi non arginati, boschi che circondavano radi insediamenti umani posti sui dossi più elevati. Fu solo con Napoleone e poi, dopo l’Unità d’Italia, con l’emanazione della legge Baccarini nel 1882 che la responsabilità di di bonificare vaste aree fu assegnata allo Stato, facendo prevalere le necessità igieniche per prevenire malattie come la malaria. Nel territorio tra Reno e Panaro con la costruzione dell’impianto idrovoro di Bondeno nel 1925 si giunse ad un’effettiva sistemazione degli scoli delle acque basse e delle acque alte sotto la direzione dell’ing. Moretti. Questa eredità secolare dal 2009 è stata raccolta dal Consorzio di Bonifica Burana che ha la propria sede nel Palazzo costruito a metà dell’Ottocento dalla famiglia Borsari, di origini finalesi.
Apprendisti Ciceroni Liceo Classico e Linguistico “Muratori San Carlo”; Liceo Scientifico “Tassoni”; Istituto Istruzione Superiore “A. Venturi”, Istituto Istruzione Superiore “Antonio Meucci”

Villa Lonardi, già Villa San Donnino
Via Medicine, 25 – Località San Donnino – Modena
Sabato 24 e domenica 25 marzo dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso 17.00) – Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato
Contributo suggerito a partire da: € 3,00

Uno dei massimi esempi di architettura liberty italiana. La villa fu costruita tra il 1910 e il 1911 con la regia progettuale di Aroldo Bonzagni, pittore centese, fra i primi firmatari del manifesto futurista. Committente fu Claudio San Donnino, brillante rampollo di una famiglia di origine ebraica, fra le più vista nella cerchia dell’alta borghesia modenese (basti ricordare che il padre Pier Luigi fu in quegli Sindaco di Modena e poi Senatore del Regno). Amante dello sport, Claudio fondò il Law Tennis Club e nel 1912 il Football Club e fu animato da una forte passione, tipicamente futurista, per le automobili, corroborata anche dall’amicizia con Enzo Ferrari e Alfieri Maserati. Nel 1976 la villa venne scelta da Bernardo Bertolucci come set di una celebre scena di Novecento, capolavoro assoluto del cinema italiano. Per le riprese, in cui compaiono Dominique Sanda (Ada Fiastri Paulhan) e Robert De Niro (Alfredo Berlinghieri), si utilizzarono l’halle d’ingresso e la scala “a giorno”.
Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico “Wiligelmo”; Istituto Tecnico per Geometri “Guarino Guarini”

 

Finale Emilia
Palazzi settecenteschi del centro storico di Finale Emilia
Sabato 24 e domenica 25 marzo  dalle 10 alle 17 (ultimo ingresso 17:00) – Attenzione: in caso di grande affluenza gli ingressi potrebbero essere sospesi prima dell’orario di chiusura indicato
E’ necessario presentarsi al banco FAI in Piazza Verdi per ritirare il coupon e poter accedere alle visite dei Palazzi. Palazzo Borsari, Palazzo Finetti e Palazzo Ramondini sono visitabili solo esternamente.
Contributo suggerito a partire da: € 5,00

Dalle origini antiche e perse in folte foreste, corsi d’acqua e valli allagate, la città di Finale Emilia lega la propria millenaria storia al fiume Panaro che scorreva nell’abitato e lambiva la Rocca, favoriva trasporti e commerci, collegava a Modena, Ferrara, Comacchio e Venezia. Una città abitata, oltre che da un’attiva comunità ebraica, soprattutto da una borghesia mercantile e da una nobiltà di “tocco e toga” che molto investì, con la costruzione di nuove residenze in città oltre che con l’acquisizione di ampi fondi agricoli. Nelle Giornate FAI, attraverso un percorso itinerante nel centro storico danneggiato dal sisma del maggio 2012, sarà possibile visitare i palazzi Ramondini (solo esterno), Ferraresi, Bresciani-Rodriguez, Borsari, Nannini-Spinelli, Finetti, che testimoniano come Finale Emilia sia stato uno dei pochi centri minori della regione che abbia vissuto pienamente l’alta stagione architettonica del sec. XVIII, quando venne anche nominata CITTÀ e TERRA NOBILE.
Itinerario
Apprendisti Ciceroni Liceo Scientifico Statale “Morandi” Finale Emilia; Liceo Linguistico “G. Pico” Mirandola

Info: tel. 3737642601 http://www.giornatafai.it 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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