Modena Buk, la festa della piccola e media editoria italiana, torna nel fine settimana dal 23 al 25 marzo in piazza XX Settembre, dove un centinaio di “griffe” della scena editoriale italiana tornano per incontrare il pubblico e annunciare le loro novità e anteprime. Buk nasce infatti per dare voce e spazio alla pluralità di voci che favoriscono la “biodiversità” letterario-editoriale in Italia: e la curiosità del pubblico per l’editoria indipendente è grande, come testimoniano i riscontri del festival di Modena, a ogni edizione più partecipato.
Oltre allo spazio del Buk_expo 2018 in piazza XX settembre, come sempre il Festival propone eventi culturali – incontri e anteprime editoriali, cinematografiche e teatrali – in varie sedi del centro, come la Galleria Europa in piazza Grande, il Consorzio Creativo, la libreria Ubik, piazza Mazzini e largo San Giorgio.
Venerdì 23 marzo alle 21 evento inaugurale alla Tenda di viale Monte Kosica con “Quando muoio lo dico a Dio”, conversazione scenica “transreligiosa” dal romanzo omonimo della reporter Barbara Schiavulli. Protagonisti l’autrice e Francesco Zarzana, sulle musiche originali dei Jalisse eseguite dal vivo. In scena tre storie: una ragazza musulmana colpevole di amare, un ragazzo ultraortodosso ebreo che voleva ballare e una cristiana che voleva essere solo se stessa.
Due eventi speciali a Buk nel Gala al Teatro S. Carlo domenica 25 marzo dalle 15.30: il Premio Buk Festival 2018 che va alle scrittrici Federica Manzon, Barbara Baraldi e Anna Giurickovic Dato; poi, a 70 anni dal primo Parlamento della Repubblica, debutta “Volevo dire ai giovani … Gina Borellini, un’eredità di tutti”, film (regia di Francesco Zarzana, protagonista Claudia Campagnola) dedicato alla parlamentare e partigiana modenese eletta nel 1948 fra le primissime donne.
A Buk Festival la vitalità della piccola e media editoria italiana si mostra con tante anteprime che vanno dall’impegno sostenibile alla poesia, dai romanzi e dai saggi storici alla scienza, all’arte, alla medicina. Per le Giornate mondiali dell’acqua in anteprima assoluta sabato 24 marzo arriva “Water grabbing”, primo libro sulle lotte per l’acqua, giro del mondo firmato dal giornalista ambientale Emanuele Bompan con la ricercatrice Marirosa Iannelli in libreria dal 22 marzo per EMI. Ulteriore anteprima di rilievo, la presentazione, sabato 24 marzo alle 18.30 alla Galleria Europa, del libro dell’Arcivescovo di Modena Erio Castellucci “Solo con l’altro. Il cristianesimo, un’identità in relazione” (EMI edizioni). Buk festeggia anche la Giornata mondiale della poesia con incontri e la pubblicazione curata dal Club Unesco, “Ghirlandina e dintorni”, omaggio a Modena, alle sue vestigia storiche e artistiche, alle sue voci poetiche e letterarie. Fra le uscite più attese, la dedica a Pellegrino Artusi e ai suoi “Misteri e manicaretti” al centro del libro a cura di Bottega Finzioni con prefazione di Carlo Lucarelli (Edizioni Del Loggione). Simone Metalli racconta a Buk un Artusi nel ruolo insolito di detective. La medicina entra con la dedica all’oncologo Umberto Veronesi e alla “missione” legata alla sua vita e alla sua carriera. Una sua storica assistente, Maria Giovanna Luini, firma per Mondadori “Il grande lucernaio”, affettuoso ricordo che ricompone “olisticamente” la perizia del luminare e l’umanità del Maestro. Si va nell’attualità col saggio “Riformare l’euro. Idee e proposte per l’Europa del futuro” del docente economista Fabio Masini, fra pregiudizi, luoghi comuni, falsi miti. E Buk col saggio della giornalista Simona Maggiorelli, direttore di Left, viaggerà anche alla scoperta della “bellezza” dell’arte negata e “attaccata”.
Paese ospite di Buk 2018 è l’Olanda, con autori, poeti, fumettisti. Sabato 24 marzo, alle 18 al Consorzio Creativo di via dello Zono in collaborazione con l’Ambasciata Olandese si incontreranno Ilja Leonard Pfeijffer, poeta e scrittore versatile; Aimée de Jongh, artista e fumettista di Rotterdam, e Sakurita Ensemble, formazione musicale di stanza al Conservatorio Reale dell’Aia, specializzata nell’uso di strumenti antichi e nel repertorio di Trio Sonate fra Seicento e Settecento.
Buk Festival sarà anche a misura di bambino con gli incontri e laboratori di BuKids, per lettori giovani e giovanissimi fra piazza Mazzini e il Mercato Albinelli.
VORREI DIRE AI GIOVANI”, UN FILM SU GINA BORELLINI
Anteprima domenica 25 marzo alle 15.30 e alle 18.30 al Teatro San Carlo di Modena
“Vorrei dire ai giovani. Gina Borellini, un’eredità di tutti” è il titolo del film documentario che debutta domenica 25 marzo alle 15.30 al Teatro S. Carlo di Modena nell’ambito di Modena Buk Festival 2018, che lo produce con l’associazione Progettarte. La prima proiezione è ad invito. Alle 18.30 se ne svolgerà una seconda, per la quale l’organizzazione comunicherà nei prossimi giorni le modalità di accesso.
“Vorrei dire ai giovani” è un film sulla vita e l’impegno di una personalità fra le più emblematiche e autorevoli della Resistenza e della ricostruzione del Paese nel secondo dopoguerra. Gina Borellini, straordinaria figura di cittadina, partigiana medaglia d’oro, parlamentare donna (fra le 45 elette 70 anni fa nel primo Parlamento della Repubblica) è stata anche divulgatrice e sentinella attenta e sensibile del suo tempo, con uno sguardo speciale alle giovani generazioni che avrebbero ereditato il suo e il nostro Paese.
A 11 anni dalla sua scomparsa (il 2 febbraio 2007), Modena Buk Festival racconta con un film documentario Gina e la sua grintosa, appassionata mitezza. “Proprio questo ossimoro – spiega Francesco Zarzana, regista e direttore artistico di Buk – appartiene pienamente a una donna che sulla sua pelle, persino con la mutilazione della gamba, ha partecipato con impegno inesausto alla liberazione e alla ripartenza dell’Italia. E per tutta la vita ha affrontato il suo ruolo di riferimento istituzionale nel segno non dell’odio e del rancore, ma del rispetto e della sensibilizzazione per i valori della tolleranza e della armoniosa convivenza civile”. Il documentario, diretto da Zarzana e scritto insieme a Caterina Liotti, è stato realizzato in collaborazione con il Centro Documentazione Donna, con il contributo di Bper Banca, Anmig, Udi, Anpi e progetto “Cittadine. Segni nelle comunità e sulle città”. (a cura di Cdd e Istituto Storico, con patrocinio del Comune di Modena, e sostegno di Fondazione Cassa di risparmio di Modena).
Il film è interpretato da Claudia Campagnola nel ruolo di Gina Borellini: l’attrice impersona la figura di questa straordinaria donna, mostrandone la sua risolutezza e la sua grande sensibilità. Tante nel documentario le testimonianze, di chi l’ha conosciuta, di chi è stata al suo fianco. La voce narrante è affidata all’attrice Elena Polic Greco, mentre l’attrice Laura Trimarchi appare in un cameo. Direttore della fotografia è Victorr Torrefiel Vicente. Il documentario rende omaggio alla cittadina modenese che fu tra le prime donne a entrare nella Camera dei Deputati nel 1948 e fra le fondatrici dell’Unione Donne Italiane. Staffetta partigiana nella Brigata “Remo” insieme al marito, nel febbraio 1944 fu catturata e torturata, e più volte portata davanti al plotone di esecuzione senza mai mostrare il minimo cedimento. Per 30 anni ha ricoperto la carica di presidente della sezione modenese Anmig (Associazione nazionale mutilati e invalidi di guerra). Tanti gli episodi che la connotano, come gli screzi con il Governo e il Ministro degli Interni Scelba. Dopo l’eccidio delle Fonderie con l’uccisione di sei giovani operai a Modena il 9 gennaio 1950 durante uno sciopero generale, Gina non mancò di far sentire la sua voce alla Camera, scendendo dal suo scranno con difficoltà, arrivando ai banchi del Governo e lanciando le foto degli operai morti contro il Presidente del Consiglio Alcide De Gasperi.
Su Youtube il trailer del film (https://www.youtube.com/watch?v=lqbFrczLhNs).
Buk (www.bukfestival.it) è diretto da Francesco Zarzana e organizzato da Progettarte associazione culturale, col sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Bper Banca, Aurum Julii e il patrocinio del Centro per il Libro e la Lettura del Ministero Beni culturali, Comune di Modena, Alda Europe, Regione Emilia Romagna, Club per l’Unesco e Modenamoremio.