In occasione della “Giornata internazionale dei Lavoratori” martedì 1 maggio alle ore 21 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti, va in scena“Oriele e la fabbrica del tabacco”. Lo spettacolo, che vede sul palco i gruppi teatrali modenesi, è tratto dal romanzo omonimo di Elena Bellei pubblicato dalla casa editrice digitale “Il dondolo” del Comune di Modena, diretta da Beppe Cottafavi. Si tratta di una storia che esalta il lavoro femminile, la storia delle donne di inizio secolo alla Manifattura Tabacchi di Modena e la creatività che la città di Modena esprime.
Oriele è operaia alla Regia Manifattura Tabacchi di Modena, dove si entra solo col certificato di miseria e la raccomandazione di un qualche notabile della città. Ha studiato fino alla terza elementare e mantiene tutti in famiglia: la madre vedova e i fratelli. Dopo dieci ore di lavoro ad arrotolare sigari, col tabacco fermentato sulla pancia, lavora in campagna e governa le bestie. Teresa, la Bruna, Argìa, Elide, Angiolina e le altre, come lei sottoposte a una dura disciplina di fabbrica, condividono fatiche e umiliazioni, ironia e buonumore, e infine il coraggio della rivolta. Il solo che abbia a cuore le sorti delle sigaraie è il dottor Rolando Silvestri, di famiglia borghese, animato dalla fede nel progresso della scienza e della società.
Le visita gratis nell’ambulatorio ricavato da un piccolo teatro dismesso e compie ricerche sui topi per dimostrare il legame tra i vapori tossici della fabbrica e il tasso altissimo di aborti. Per dare voce ai corpi inascoltati delle donne e ai loro figli indeboliti dal latte insalubre del seno materno, si troverà solo contro tutti. Due storie che corrono parallele e si incrociano in un’unica vicenda di riscatto umano e sociale. Sullo sfondo il ventennio fascista con la sua politica maschilista e la retorica della (madre) patria. Il Comune di Modena è promotore di un progetto cittadino che coinvolge diverse compagnie di teatro modenese e alcuni artisti per raccontare, in forma di spettacolo, un pezzo della storia della città, la Manifattura Tabacchi e le donne che vi hanno lavorato, partendo dal libro “Oriele e la fabbrica del tabacco”.
Lo spettacolo è realizzato con il contributo dell’Assessorato alle Pari Opportunità e dell’Assessorato alla Cultura, con la collaborazione della compagnie teatrali modenesi Amigdala, Caika Teatro, Drama Teatro, Peso Specifico Teatro, STED-Teatro.
Interpreti
Alessandra Amerio, Angelo Argentina, Saverio Bari, Cristina Carbone, Olivia Corsini, Bianca Ferretti, Catia Gallotta, Irene Girotti, Santo Marino, Marco Marzaioli, Daria Menichetti, Marianna Miozzo, Riccardo Palmieri, Athena Pozzati, Roberta Spaventa, Magda Siti attori delle compagnie modenesi: Amigdala, Čajka Teatro, Drama Teatro, Peso Specifico Teatro, STED – Teatro
Cori di voci femminili: Le Chemin des Femmes e Le Core
Regia: Tony Contartese
immagini e video di: Andrea Capucci, Mauro Terzi, Gregorio Vaccari, Leonardo Zapparoli
ricerca immagini: Fondo Bandieri e Fondo Orlandini, Archivio Panini – Fondo Giberti, Fondazione Modena Arti Visive Archivio di Stato di Modena
costumi di scena: i camici delle paltadore sono stati realizzati da REMC camici e divise made in Modena
con il contributo di
BPER Banca
in collaborazione con:
Emilia Romagna Teatro Fondazione
Fondazione Teatro Comunale di Modena
Ingresso allo spettacolo
L’ingresso allo spettacolo è gratuito previo ritiro del biglietto invito, ogni invito è valido per una persona.
Gli inviti, nella misura massima di 5 inviti a persona, sono in distribuzione presso:
URP – Ufficio relazioni con il pubblico
Piazza Grande, 17
orari: lunedì e giovedì 9.00 – 18.30; martedì, mercoledì, venerdì e sabato 9.00 – 13.00
IAT – Informazione e accoglienza turistica
Piazza Grande, 14
orari: lunedì 14.30 – 18.00; da martedì a sabato 9.00 – 13.30 e 14.30 – 18.00; domenica 9.30 – 13.30 e 14.30 – 18.00
Quartiere 2 – Via Nonantolana, 685/S
Quartiere 3 – Via Don Minzoni, 121
Quartiere 4 – Via Newton, 150/b
orari: da lunedì a venerdì 9.30 – 12.30; giovedì 15.00 – 18.00
Attenzione: nelle giornate del 29, 30 aprile e 1 maggio i biglietti si ritirano solo presso lo IAT di Piazza Grande 14.