Sono all’insegna del 70° della Costituzione repubblicana le iniziative promosse quest’anno dal Comitato comunale permanente per la memoria e le celebrazioni, per la Festa della Repubblica del 2 giugno.
Al programma hanno collaborato l’Istituto storico di Modena, il Centro documentazione donna e il progetto “Segni nella città” con sostegno della Fondazione Cassa di risparmio di Modena.
Lunedì 4 giugno alle 21 al Teatro San Carlo di via San Carlo in centro storico, le celebrazioni si chiudono con “Donne, che storia. L’ora delle cittadine”, a ingresso libero e gratuito. In scena, una storia scritta e raccontata da Giovanni Taurasi, interpretata e recitata da Elisa Lolli e Maria Giulia Campioli, cantata e suonata da Francesco Grillenzoni e Stefano Garuti, con la partecipazione straordinaria di Iolanda Battini. Ricerca immagini fotografiche e testimonianze sono state condotte in collaborazione con Centro documentazione donna e Istituto Storico di Modena. “Cosa ci fanno su un palco nei giorni dell’anniversario del diritto di voto alle donne – si legge nell’introduzione alla serata – due attrici, una poetessa dialettale, due musicisti, uno storico e un misterioso orologio da tasca di un secolo fa? È uno spettacolo teatrale? È un reading? Una conferenza? Un concerto? La risposta è nascosta negli ingranaggi inceppati dell’orologio, che ricomincia improvvisamente a funzionare per raccontare una storia di donne che risale a molto tempo fa e riguarda le donne modenesi e il loro percorso di emancipazione dall’inizio del ‘900 ai giorni nostri, passando per il 2 giugno 1946”. Introduce Vittorina Maestroni, presidente del Centro documentazione donna, dopo i saluti del vicesindaco di Modena Gianpietro Cavazza, assessore a Cultura, Scuola, Rapporti con Università, e di Silvana Borsari, del CdA di Fondazione Cassa di risparmio di Modena.