L’8 giugno Vittorio Zucconi presenta il suo libro “Il lato fresco del cuscino” al Teatro San Carlo

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Vittorio Zucconi, instancabile inviato che ha percorso gran parte del mondo,  presenta venerdì 8 giugno alle ore 21 al Teatro San Carlo il suo ultimo libro. “Il lato fresco del cuscino” (Feltrinelli) è una vita raccontata attraverso i suoi oggetti, un viaggio nei ricordi che diventa romanzo dove non mancano i retroscena della politica e della società: dall’Italia degli anni sessanta alla Russia della Guerra fredda, dalla campagna presidenziale di George Bush senior alla Guerra del Golfo. L’incontro, promosso da BPER Banca in collaborazione con la Fondazione San Carlo, è a ingresso gratuito

Le nostre vite sono segnate da oggetti che restano impressi nella memoria, come a scandirla con visioni e suoni che sembrano rimasti lì, a fissarci per sempre. Il giornalista Vittorio Zucconi affronta questo viaggio nel ricordo e ricuce i momenti di una vita popolata da personaggi straordinari: domani alle 21 presenta il suo ultimo libro “Il lato fresco del cuscino” (Feltrinelli) al Teatro San Carlo di Modena; a dialogare con lui sul palco ci sarà Beppe Cottafavi. L’evento, a ingresso gratuito, è promosso da BPER Banca in collaborazione con la Fondazione San Carlo e la libreria Ubik di Modena.

Quello di Zucconi è un romanzo dove anche gli oggetti si animano e animano la scrittura: ci sono il ticchettio della Lettera 22 paterna a cadenzare le insonnie infantili e il videoregistratore Betamax, frutto dimenticato di anonimi ingegneri della Sony, per sfuggire alla noia asfissiante dei plumbei inverni sovietici. Ci sono i dibattiti metafisici sulla piadina perfetta di Milano Marittima e l’aereo scalcagnato della campagna presidenziale di Bush, che sembrava a ogni momento sul punto di schiantarsi ma offriva in cambio un posto in prima fila nello spettacolo della democrazia. E poi c’è l’ossessione ricorrente, la ricerca “illusoria e passeggera” per eccellenza, quella del lato fresco del cuscino. E può essere un ricordo di bambino – le vacanze in Romagna, l’afa dell’Adriatico e i letti intrisi di sudore – o l’alba della liberazione di Kuwait City, mentre in un albergo rovente di Dammam si cercava solo di dormire per non pensare alla “madre di tutte le guerre”. Un viaggio nella memoria, una ricerca archeologica che diventa il romanzo di una vita, con quel poco di nostalgia che tutti ci possiamo concedere, ma qui ammaestrata dall’ironia del giornalista di razza.

Vittorio Zucconi è condirettore di repubblica.it e direttore di Radio Capital, dove conduce tg Zero. Dopo aver cominciato nel 1963 come cronista precario a “la Not- te” di Milano, ha lavorato per “La Stampa” e il “Corriere della Sera” come corrispondente, fra gli altri, in Giappone, Belgio, Russia, Francia e Stati Uniti. Dal 1985 si è trasferito a Washington. Ha pubblicato vari libri, tra i quali: Il Giap- pone tra noi (Garzanti, 1986), Si fa presto a dire America (Mondadori, 1988), Parola di giornalista (Rizzoli, 1990), Gli spiriti non dimenticano (1996), George (2004) e Il caratteraccio (Mondadori, 2010).

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