Ancora conferenze, spettacoli, performance, concerti, mostre d’arte visiva e narrazioni di fiabe in voce semplice: dopo il successo del primo fine settimana prosegue per altri cinque giorni la quinta edizione del Festival della Fiaba, che dal 13 e fino a domenica 17 giugno torna nei Cortili del Complesso San Paolo a Modena. Il tema di quest’anno è la “Volontà”, declinata in numerose iniziative a ingresso gratuito, come l’accesso al Festival, mentre gli spettacoli hanno un biglietto dal costo variabile e la prenotazione è obbligatoria chiamando il 328 7814093.
Mercoledì 13 giugno la manifestazione prende il via alle ore 20.00 con l’apertura delle Botteghe degli artigiani – anima pulsante del Festival – che accolgono il pubblico nel Cortile Caselle a loro dedicato, accanto al Punto Ristoro a cura del Filatoio, per mostrare il “fare”, inteso come momento in cui si realizza ciò che prima era un sogno, un’idea e un pensiero immateriale. Alle 20.30 l’artista funambola Rosita Lioy dialogherà con opere di Paolo Franzoso in uno spettacolo fatto di equilibri, perché a volte la volontà è anche solo quella di “restare in piedi”. Nella Sala del Refettorio quindi, circondata dalle sperimentazioni innovative e anticonvenzionali dell’artista veneto, l’acrobata camminerà sui tacchi a spillo sopra a colli di bottiglie di Champagne, lasciandosi “ubriacare di felicità” dalle opere in mostra selezionate dal curatore Marco Bertoli.
A partire dalle ore 21.30 appuntamento nel Cortile del Leccio con “Senza Luce”, spettacolo con Giulio Costa e la regia di Michele Collina. Per trovare se stessi, spesso, non basta solo un atto di volontà. Nella vasta produzione di Luigi Bernardi i monologhi teatrali sembrano rappresentare un punto di arrivo nel quale l’autore prende direttamente la parola e tira le somme tanto sui temi a lui cari, ciò che spinge l’uomo al crimine, l’intercambiabilità nel rapporto vittima/carnefice, l’inesorabile lucidità del ragionamento di chi, commesso un misfatto, sembra voler dire: “potrebbe accadere a chiunque”, quanto sull’attività di scrittore, sulla ricerca e il potere della parola, sulla problematicità del farsi testimone e di eventi e riferirli. Il protagonista è sia un narratore, sia assassino. Il suo ragionare a voce alta è un’elucubrazione glaciale su un percorso esistenziale che conduce una vittima a farsi carnefice, ma pure una speculazione sul senso profondo del narrare e del narrarsi.
Alle ore 22.30 è poi la volta, nel Cortile del Banano, della video proiezione “Janas”, relativa al progetto di Stefania Bandinu dedicato alle tessitrici della Sardegna che passano la loro vita davanti al telaio intrecciando fili colorati, storie, passione e fatica, tra tradizione e innovazione. Il soggetto e la sceneggiatura sono a cura della Bandinu e di Giorgia Boldrini. Alle musiche ha collaborato anche Paolo Fresu, in una produzione Carta Bianca.
Anche la prima giornata del secondo week end di Festival si conclude con le fiabe, quelle della tradizione – tedesche, norvegesi e russe in particolare – ma, per la prima volta quest’anno, anche le fiabe italiane di Basile e Calvino. Rigorosamente narrate in voce semplice, dalle ore 21.30 alle 23.30, nella cappella della Chiesa di San Bartolomeo, un luogo prezioso, intimo, per un massimo di trenta uditori: da Faccia di Capra a Il Dimezzato, a La fortuna di Hans, perché fino al diciassettesimo secolo le fiabe venivano raccontate tra adulti, diventando la principale forma di incontro e condivisione.
Il Festival della Fiaba infatti è una manifestazione rivolta prevalentemente a un pubblico adulto, perché le fiabe nascono per gli adulti, ma i bambini saranno accolti con un appuntamento pensato esclusivamente per loro domenica 17 giugno.
Giovedì 14 giugno la manifestazione prende il via alle ore 20.00 con l’apertura, nel Cortile Caselle, delle Botteghe degli artigiani – anima pulsante del Festival – che accolgono il pubblico nel Giardino a loro dedicato per mostrare il “fare”, inteso come momento in cui si realizza ciò che prima era un sogno, un’idea e un pensiero immateriale. Alle 20.30 Cecilia Pompei, psicologa e psicoterapeuta con il metodo dello Psicodramma Analitico Integrato, terrà la conferenza “James Hillman tra daimon e volontà”: appuntamento nel palco del Cortile Caselle per approfondire la vita di Hillman e il suo pensiero, che aprono vie straordinarie, in un primo momento di difficile comprensione e di ancor più difficile applicazione alla propria vita. Ma una volta mosso il primo passo sulla via che forse conoscevamo già, ma non vedevamo, è difficile tornare indietro. Il Daimon e la volontà vanno a braccetto, dritti verso la felicità.
Alle ore 21.30 nel cortile del Banano Mario Ferraguti propone “Tre volte al tramonto”: video proiezione e racconto tra scetticismo e credenze, virtù e rituali, “streghe” e tradizioni aggrappate ai nostri Appennini con la tenacia dei secoli, alla scoperta di un universo popolare che sembra lontano eppure sopravvive, e a pochi chilometri di distanza. Il viaggio di Ferraguti tra le tradizioni e i misteri dell’Appennino ligure e tosco-emiliano, per indagare il mondo delle pratiche di guarigione e le antiche formule per scacciare malattie (o farle arrivare), si è nutrito di parole. A cavallo tra stregoneria e sacralità, si colloca la millenaria tradizione che lo scrittore ha analizzato: “La religione che perde qualcosa di “dogmatico” e si lascia andare alla magia e, al contempo, i rituali che si “vestono” di fede”. Una cultura che si tramanda di bocca in bocca, nei secoli, e che in un qualche modo si teme posa andare perduta.
Alle ore 22.30 appuntamento con la musica e la voce di Elsa Martin, accompagnata da Alessandro Turchet al contrabbasso e Andrea Ruggeri alle percussioni che, nella suggestiva cornice del Cortile del Leccio, proporranno “La via dei canti”: i miti aborigeni sulla creazione narrano di leggendarie creature totemiche che nel Tempo del Sogno avevano percorso in lungo e in largo il continente cantando il nome di ogni cosa in cui si imbattevano – uccelli, animali, piante, rocce, pozzi – e col loro canto avevano fatto esistere il mondo. Il canto come determinazione dell’esistenza, dunque, gesto poetico della volontà di creazione.
Anche nella serata di domani si alterneranno le fiabe, quelle della tradizione – tedesche, norvegesi e russe in particolare – ma, per la prima volta quest’anno, anche le fiabe italiane di Basile e Calvino. Rigorosamente narrate in voce semplice, dalle ore 21.30 alle 23.30, nella cappella della Chiesa di San Bartolomeo, un luogo
prezioso, intimo, per un massimo di trenta uditori: da Vassilissa la Bella a Giovan Balento a Le tre fate, perché fino al diciassettesimo secolo le fiabe venivano raccontate tra adulti, diventando la principale forma di incontro e condivisione. Il Festival della Fiaba infatti è una manifestazione rivolta prevalentemente a un pubblico adulto, perché le fiabe nascono per gli adulti, ma i bambini saranno accolti con un appuntamento pensato esclusivamente per loro domenica 17 giugno.
Infine spazio al gusto, che ha un ruolo chiave all’interno del Festival: dalle ore 20.00 sarà infatti attivo anche il punto ristoro a cura della cucina del Filatoio – il circolo culturale sede del Festival della Fiaba – in cui si andrà a creare il foyer del teatro. Un luogo per un momento conviviale dove condividere un’esperienza, magari incontrando l’artista che si è appena esibito per uno scambio arricchente.
Infine spazio anche al gusto, che ha un ruolo chiave all’interno del Festival: dalle ore 20.00 sarà infatti attivo anche il punto ristoro a cura della cucina del Filatoio – il circolo culturale sede del Festival della Fiaba – in cui si andrà a creare il foyer del teatro. Un luogo per un momento conviviale dove condividere un’esperienza, magari incontrando l’artista che si è appena esibito per uno scambio arricchente.
Il Festival della Fiaba gode del Patrocinio della Regione Emilia Romagna e del Comune di Modena, oltre che dell’Università di Bologna, dipartimento di Scienze dell’Educazione.
Tutte le conferenze, come l’accesso al Festival, sono a ingresso gratuito, mentre gli spettacoli hanno un biglietto dal costo variabile e la cui prenotazione è obbligatoria chiamando il numero 328 7814093. Al Festival della Fiaba si accede da via Caselle 24
Per informazioni, costi degli spettacoli e dettagli sul programma:
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