Torna per il secondo anno VAA “Vignola Archives of Architecture”, con la volontà di istituire un centro di ricerca sull’architettura contemporanea italiana.
Appuntamento sabato 21 luglio in piazza dei Contrari a Vignola, a partire dalle ore 21.00, con Massimo Carmassi e la sua conferenza dal titolo “Architettura e trasformazione: dalla città di Pisa al suo intorno, San Michele in Borgo”. Il progetto, ideato dall’architetto Carlo Maria Morsiani e promosso dalla Fondazione di Vignola, intende operare tra l’educazione, la cultura e lo sviluppo locale, e instaurare un processo di sensibilizzazione pubblica sull’architettura contemporanea. Gli ambasciatori internazionali – accuratamente selezionati nel panorama architettonico europeo: Fabio Baldo, Diederik de Koning, Giulio Rigoni e Laura van Santen – che hanno guidato i cinque gruppi di lavoro della prima edizione di Vignola Archives of Architecture, presenteranno il lavoro dello scorso anno, svolto da quindici studenti di architettura, attraverso una mostra temporanea presso le sale della Meridiana della Fondazione di Vignola. Oltre al racconto degli elaborati e degli esiti della ricerca effettuata durante la prima edizione, gli stessi ambasciatori avvieranno la pianificazione, attraverso diverse suggestioni, degli sviluppi futuri relativi alle prossime edizioni. Per ogni conferenza sono stati attribuiti 2 crediti formativi da parte dell’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della provincia di Modena.
MassimoCarmassi é nato a Pisa nel 1943. Professore ordinario di Progettazione Architettonica e Urbana presso l’Istituto Universitario di Architettura di Venezia. Ha insegnato Progettazione Architettonica presso le Facoltà di Architettura di Ferrara, Genova, Torino, Reggio Calabria, all’accademia di Architettura di Mendrisio, presso la Hochschule di Berlino e la Syracuse di New York. Dopo aver fondato e diretto dal 1974 al 1990 l’Ufficio Progetti della città di Pisa, attualmente svolge la propria attività professionale nello studio che dirige a Firenze, nel campo del restauro e della nuova architettura. E’ stato dal 1981 al 1985 presidente dell’Ordine degli Architetti e di Pisa e provincia.
Il progetto pluriennale inserito all’interno del programma di riqualificazione di Palazzo Contrari -Boncompagni – detto anche Palazzo Barozzi in onore del grande architetto vignolese che lo ha progettato – si chiude domenica con la volontà di istituire un centro di ricerca sull’architettura contemporanea italiana. Ultimo appuntamento il 22 luglio in piazza dei Contrari a Vignola, a partire dalle ore 21.00, con Frits Van Dongen e la sua conferenza dal titolo“Architettura e innovazione: dalla città di Amsterdam al suo intorno, Musis Sacrum”.
Frits van Dongen si laurea nel 1980 presso la University of Technology di Delft e inizia una collaborazione con Kas Oosterhuis (1951), col quale realizzerà importanti pubblicazioni e progetti. Nel 1985 fonda lo studio Van Dongen Architekten a Delft; col complesso Natal a Rotterdam, dà il via ad una serie di progetti residenziali su larga scala che, assieme ai masterplan, risulteranno un tratto distintivo della sua trentennale produzione. Per il complesso della sua opera in terra olandese ha ricevuto nel 2006 il Kubus del Reale Istituto degli Architetti dei Paesi Bassi (BNA). Lunga e importante la sua carriera accademica: tra le molte sedi, l’Universitat Internacional de Catalunya a Barcellona.