Umani 100%: la terza edizione del Festival della migrazione di Modena mette al centro l’inclusione e l’integrazione. Fino a domenica 11 novembre, sotto la Ghirlandina si susseguiranno incontri, seminari, spettacoli, mostre, film, libri e, tra le novità dell’edizione 2018, il ‘Pranzo dei popoli’. Romano Prodi, il card. Francesco Montenegro, Carlotta Sami, Ilvo Diamanti, mons. Matteo Zuppi, Claudia Lodesani, Antonio Decaro, Paolo Ruffini, Marco Damilano, mons. Giancarlo Perego, Elisabetta Soglio, mons. Erio Castellucci, Matteo Marani sono solo alcuni dei protagonisti della tre giorni che intende far incontrare e riflettere culture e persone. Organizzazione di Porta Aperta, associazione promotrice insieme a Fondazione Migrantes, Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo. Il Festival si svolge in diversi luoghi della città, vedi il programma nel dettaglio
Sabato 10 novembre 2018
Sarà lo sport ad aprire la giornata con l’incontro “Lo sport insegna. Lo spogliatoio come modello di inclusione”. Tra i protagonisti, Matteo Marani, giornalista e autore di “Dallo scudetto ad Auschwitz”, libro sulla vita di Arpad Weisz,, Maurizio Boschini, autore di “Pugni chiusi”, spettacolo sulle Olimpiadi di Città del Messico del 1968 e Catia Pedrini, presidente Modena Volley. Non mancheranno gli interventi video di Davide Mazzanti, allenatore della nazionale italiana di volley femminile, Javier Zanetti, vice presidente dell’Inter e Lilian Thuram, ex calciatore e presidente Fondazione Thuram.
A seguire il “Pranzo dei popoli: conoscere una cultura attraverso il cibo e non solo”.
Nel pomeriggio “Italia-Mondo, dialogo sui nostri destini” con Stefano Proverbio e Roberto Lancellotti, autori di “Dialogo sull’immigrazione”, Carlotta Sami, portavoce UNHCR e Claudia Lodesani, presidente di Medici Senza Frontiere Italia.
Alle 18 la parola ai giornalisti con Marco Damilano, direttore de l’Espresso, Vito D’Ettorre, giornalista di TV2000 autore di un docufilm sui corridoi umanitari e Annalisa Camilli di Internazionale, giornalista che ha seguito i naufragi balzati alle cronache nell’estate scorsa.
Sabato sera “La sfida della migrazione” con Romano Prodi, presidente della Fondazione per la Collaborazione tra i Popoli nonché presidente onorario del Comitato scientifico del Festival della migrazione e il politologo, sociologo e saggista Ilvo Diamanti. Ad aprire e chiudere la serata mons. Gian Carlo Perego, arcivescovo di Ferrara-Comacchio, mentre la chiusura sarà curata dal senatore Edoardo Patriarca.
Domenica 11 novembre 2018
La terza e ultima giornata del Festival della migrazione si apre in Duomo con la celebrazione della Santa messa da parte del cardinal Montenegro. Nel pomeriggio “Il contributo delle religioni nella concordia della città”. Dialogheranno tra loro il cardinale Francesco Montenegro, presidente della Caritas italiana e vescovo di Agrigento, Yassin Lafram, presidente Ucoii – Unione delle Comunità Islamiche d’Italia, Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Benia-mino Goldstein, rabbino capo di Modena e Reggio Emilia. Modera questo confronto Elisabetta Soglio, direttrice di Buone Notizie. Saranno proiettate in anteprima parti del docufilm “I nostri” del regista Marco Santarelli, pluripremiato autore di Dastur, Lettera al Presidente e Milleunanotte.
Alle 18.30 al Laboratorio Aperto ex Centrale AEM modena “Il violino del Titanic. Ovvero non c’è mai posto nelle scialuppe per tutti” a cura di Cantieri Meticci per la regia e drammaturgia di Pietro Floridia.
Il Festival della migrazione è promosso da Porta Aperta, Fondazione Migrantes, Crid del Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore e IntegriaMo, con il patrocinio di Università di Modena e Reggio Emilia, Regione Emilia-Romagna e Comune di Modena e il sostegno di Fondazione Cassa di Risparmio di Modena, Fondazione Unipolis, Bper Banca, Conad, Menù e Coop Alleanza 3.0.
Sono ben 50 gli aderenti, tra enti locali, mondo accademico e sindacale, realtà ecclesiali e religiose, associazioni.
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