Il Teatro Comunale Pavarotti propone a novembre e dicembre la rassegna di danza “Trittico d’Autunno”. Il 17 novembre al Teatro Ciajka, Versiliadanza con “Egon”

In Teatro

In attesa dell’avvio del cartellone di Modena Danza, che partirà a gennaio 2019, la Fondazione Teatro Comunale di Modena programma come gli scorsi anni una breve rassegna di danza autunnale che si tiene fra novembre e dicembre al Teatro Ciajka e al Teatro Storchi. Il programma di “Trittico d’Autunno” dà spazio, come in passato, alla scoperta di realtà meno note e di provenienza nazionale.

Versiliadanza sarà in scena il 17 novembre (Ciajka) con Egon.  Lo spettacolo è un’introspettiva dedicata ai due pittori Gustav Klimt ed Egon Schiele e sviluppa in direzione multidisciplinare i tanti stimoli della Vienna di fine secolo. Quattro danzatori, due musicisti, due video artisti, un light designer e una scenografa hanno elaborato una performance che percorre le relazioni tra corpo, gesto e nuove tecnologie. Egon è nato dal fascino di un momento storico in cui si incontravano il pensiero di Freud, Schnitzler, Adolf Loos, Wittgenstein e Arnold Schoenberg e da una riflessione artistica ispirata all’universo poetico e figurativo dei due pittori.

Versiliadanza, fondata venticinque anni fa da Angela Torriani Evangelisti e dal 2013 residente al Teatro Cantiere Florida di Firenze, negli anni ha collaborato con artisti di fama mondiale come Antonio Tabucchi, Susanne Linke, Urs Dietrich, Bob Wilson, Luciana Savignano, Paco Decina, Igor Mitoraj. È stata invitata e sostenuta da festival e teatri nazionali e internazionali, come La Versiliana, Interplay, Civitanova Danza, Estate Fiesolana, Fabbrica Europa, Inequilibrio di Castiglioncello, Florence Dance Festival, Festival Internazionale Nuova Danza di Cagliari e si è esibita al Teatro Comunale di Firenze, al Teatro Litta di Milano e alla Pergola di Firenze.

Già danzatore di Versiliadanza, Leonardo Diana ha iniziato nel 2007 la sua attività coreografica grazie a una collaborazione con i musicisti AirChamber3 nell’ambito di Moving_Movimento, un progetto di Fabbrica Europa di Firenze. Dal 2004 ha fatto parte della compagnia di Teatro di Figura Porte Girevoli diretta da Claudio Cinelli con cui mette in scena vari spettacoli in Italia e all’estero e dal 2009 ha lavorato come danzatore nella compagnia del Teatro stabile di Bremen, in Germania. È stato finalista del premio Equilibrio per la Danza di Roma e ospite ai Festival internazionali Fabbrica Europa di Firenze e Festival Lunatica di Massa Carrara. Ha partecipato inoltre alla Vetrina Anticorpi di Ravenna ed è stato finalista del premio “Ne(x)twork” con lo spettacolo Save the World. Nel 2014 crea Incontri, un duo di improvvisazione insieme al pianista Danilo Rea.

 L’appuntamento successivo è per  il 14 e 15 dicembre (Teatro Storchi) dove verrà presentato in prima assoluta, in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Joie de vivre, firmato da Simona Bertozzi per la compagnia da lei fondata a Bologna nel 2008 e divenuta oggi una realtà di interesse nazionale e internazionale nell’ambito della danza contemporanea e di ricerca.

La rassegna Modena Danza 2019 che dicevamo prenderà il via il prossimo anno, sarà improntata come di consueto sulla varietà e sulla novità di proposte, generi e stili, che provengono da un ampio panorama internazionale. Per gli amanti del balletto classico, il cartellone comprende un grande titolo del repertorio russo come Don Chisciotte (26 febbraio) danzato dal Balletto Yacobson di San Pietroburgo, città di provenienza della coreografia originale che Petipa firmò nel 1859.

Il Teatro Comunale ospiterà Svetlana Zakharova, una delle più grandi ballerine al mondo, insieme ai Solisti del Bolshoi di Mosca. A Modena i danzatori prepareranno la produzione di un nuovo spettacolo con coreografie di Yuri Possokhov e Mauro Bigonzetti, un evento di assoluto prestigio internazionale che debutterà in prima assoluta il 5 maggio 2019.

Venerdì 22 marzo sarà la volta di un altro notissimo titolo di repertorio, Giselle, questa volta presentato però in una versione completamente rivisitata in chiave moderna da Dada Masilo, danzatrice e coreografa sudafricana fra le più interessanti nell’ambito della danza contemporanea. Lo spettacolo è nato su commissione di alcuni fra i più importanti teatri nel mondo della danza, quali il Joyce Theater di New Work, la Biennale de la danse de Lyon e il Sadler’s Wells di Londra. Il balletto, che andrà in scena al Teatro Storchi, viene presentato a Modena dal Teatro Comunale in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione (con una seconda replica il 23 alle ore 20). Si ricorda anche che da Giselle deriva il soggetto de Le Villi, l’opera-ballo di Giacomo Puccini che il Teatro Comunale ha programmato nella propria stagione lirica il 23 e 25 novembre 2018.

Il Béjart Ballet Lausanne, una delle più prestigiose compagnie nel contesto della danza classico contemporanea, poterà a Modena due diversi titoli in un’unica serata (23 maggio): Syncope, di Gil Roman, il coreografo che Maurice Béjart scelse come suo successore alla direzione della compagnia, e Brel et Barbara, un brano che Béjart dedicò alla canzone francese attraverso l’affettuoso ritratto di due dei suoi protagonisti.

Il 12 aprile si vedrà l’Ensemble Batsheva, compagnia israeliana fra le più note del panorama contemporaneo, impegnata in Sadeh21. Il titolo, in prima italiana, è una coreografia del 2011 che ha entusiasmato il pubblico di tutto il mondo per l’uso emozionante e le prodezze fisiche del linguaggio del movimento Gaga, la rivoluzionaria filosofia ideata dal coreografo Ohad Naharin.

Di origine israeliana è anche Sharon Eyal, una delle più sorprendenti e inventive coreografe del giorno d’oggi che insieme a Gai Behar e alla loro L-E-V Company presenteranno martedì 26 marzo Love Chapter 2, un brano nato in coproduzione con istituzioni quali il Sadler’s Wells di Londra e Julidans di Amsterdam.

Nell’ambito del teatro danza, il 9 maggio si vedrà uno spettacolo creato da Mario Martone nel 1982 dal titolo Tango Glaciale riproposto oggi in una nuova riedizione per il progetto di ricostruzione delle coreografie italiane più importanti degli Anni Ottanta/Novanta (RIC.CI) ideato e diretto da Marinella Guatterini. Il brano è infatti espressione della fortunata stagione di Falso Movimento, il collettivo di artisti napoletani che in quegli anni cambiò il corso della sperimentazione teatrale italiana.

La rassegna Modena Danza 2019 si inaugura venerdì 18 gennaio con Bach Project, due coreografie proposte da Aterballetto unite dalla comune ispirazione all’arte musicale di Johann Sebastian Bach. La prima, Sarabande, è un brano noto di Jiří Kylián, fra i maggiori coreografi contemporanei; la seconda, Domus Aurea, un nuovo lavoro del giovane Diego Tortelli. Lo spettacolo si avvale della partnership di istituzioni prestigiose come il Festival Mito, I Pomeriggi Musicali di Milano, Torinodanza/Teatro Nazionale di Torino e Les Halles de Schaerbeek.

 

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