Al Teatro Comunale il 27 gennaio replica domenicale per “La forza del destino” di Verdi

La stagione lirica 2018-2019 del Teatro Comunale Luciano Pavarotti prosegue domenica 27 gennaio ore 15,30 con La forza del destino di Giuseppe Verdi, nuovo allestimento,  coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia

Dopo Il trovatore, La traviata, Attila e Nabucco delle scorse stagioni il cartellone operistico del Teatro Comunale Luciano Pavarotti torna al grande repertorio verdiano con un nuovo allestimento de La forza del destino, assente a Modena da oltre dieci anni, presentato in coproduzione con i teatri di Piacenza e Reggio Emilia. La parte visiva è firmata da Italo Nunziata, applaudito a Modena per le regie de L’Olimpiade (2003) e di Notte per me luminosa (2016). Il direttore d’orchestra Francesco Ivan Ciampa, ascoltato a Modena ne La Wally (2017), ha diretto nel 2018 Turandot e Carmen all’Arena di Verona, Maria Stuarda alla Deutsche Oper di Berlino e La traviata alla Fenice di Venezia. Torna dopo il successo de La Wally e del Trittico (2018) al Teatro Comunale anche Anna Pirozzi, soprano di fama internazionale che subito prima e dopo la produzione modenese è interprete di Abigaille in Nabucco al Teatro San Carlo di Napoli, all’Opéra de Lyon, al Théâtre des Champs-Elysées di Parigi e alla Bayerische Staatsoper di Monaco. Completano il cast nei ruoli principali il Marchese di Calatrava di Mattia Denti, Don Carlo di Kiril Manolov e Don Alvaro interpretato da Luciano Ganci. In buca l’Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna mentre il coro sarà quello della Fondazione Teatri di Piacenza preparato da Corrado Casati. L’azione dell’opera si svolge fra Italia e Spagna, nel 1700: il soldato indio Don Alvaro insegue l’amore della nobile Leonora e fugge dalle ire del fratello Don Carlo che la ucciderà sul punto di morte vendicando il padre.

“A differenza dei grandi eroi – spiega il regista dello spettacolo – in quest’opera troviamo l’epica dell’uomo ordinario perché eroica è ogni vita nel dibattersi nelle avversità che incontra nella sua esistenza. Una struttura drammatica di avvenimenti che trova il suo punto di forza nell’immagine di un Destino inesorabile e infallibile che sembra guidare ineluttabilmente le azioni dei personaggi, condizionandoli quasi totalmente. L’inseguirsi di Leonora, Don Alvaro e Don Carlo, mossi e dominati da sentimenti di amore, da spirito di vendetta e da sentimento di espiazione, si incontra e si scontra con differenti realtà, situazioni e personaggi, dando vita a una complessità di azione dal tono romanzesco. Insieme allo scenografo e alla costumista, postdatando l’ambientazione originaria della trama alla seconda parte dell’800, abbiamo pensato a un allestimento che ci permettesse di trasmettere immediatamente al pubblico il senso di smarrimento e di straniamento provato dai protagonisti nella loro continua lotta con il Destino. Un impianto scenografico che potesse mettere in evidenza con chiarezza le complicate vicende dei protagonisti”.

Opera in quattro atti. Libretto di Francesco Maria Piave e Antonio Ghislanzoni dal dramma Don Álvaro o la Fuerza del Sino di Angel Perez de Saavedra

Interpreti principali
Anna Pirozzi, Luciano Ganci, Kiril Manolov

Judit Kutasi, Marko Mimica, Paolo Bordogna
Direttore Francesco Ivan Ciampa
Regia Italo Nunziata
Scene Emanuele Sinisi

Dipinti Hannu Palosuo
Costumi Simona Morresi

Luci Fiammetta Baldiserri
Maestro del coro Corrado Casati
Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna
Coro della Fondazione Teatri di Piacenza
Coproduzione Fondazione Teatri di Piacenza
Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
NUOVO ALLESTIMENTO

Durata dello spettacolo: 3 ore e 40 minuti, compresi due intervalli

 

 

 La Stagione d’Opera prosegue:

 Venerdì 15 febbraio ore 20 turno A

Domenica 17 febbraio ore 15,30 turno B

UMBERTO GIORDANO

ANDREA CHÉNIER

Dramma di ambiente storico in quattro quadri. Libretto di Luigi Illica

Interpreti principali
Martin Muehle, Claudio Sgura, Saioa Hernández
Direttore Aldo Sisillo
Regia Nicola Berloffa
Scene Justin Arienti

Costumi Edoardo Russo

Luci Valerio Tibéri
Maestro del coro Stefano Colò
Orchestra Regionale dell’Emilia-Romagna
Coro della Fondazione Teatro Comunale di Modena
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
Fondazione Teatri di Piacenza, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Fondazione Ravenna Manifestazioni, Fondazione Teatro Regio di Parma
Allestimento in coproduzione con Opéra de Toulon
NUOVO ALLESTIMENTO

Il Teatro presenta in questa stagione Andrea Chénier di Giordano in una nuova produzione che nasce a Modena nel contesto di una coproduzione internazionale, oltre che con i Teatri di Piacenza e Reggio Emilia, con l’Opéra de Toulon. Il titolo prosegue nel progetto di rivalutazione del cartellone modenese di titoli popolari della Giovane Scuola italiana rimasti a margine del repertorio a partire dal secondo dopoguerra, quali La Rondine, L’Amico Fritz, La Wally, La Gioconda e Le Villi. Firma la regia Nicola Berloffa, già apprezzato a Modena per gli allestimenti dei Racconti di Hoffmann (2015) e de La Wally (2017). Nei ruoli principali si esibiscono tre interpreti di fama internazionale quali Martin Muehle, che ha cantato il ruolo del titolo alla Deutsche Oper di Berlino a maggio 2017, Saioa Hernández, che sarà Odabella in Attila per l’inaugurazione della prossima stagione al Teatro alla Scala di Milano, e Claudio Sgura, che nel 2019 sarà anche Scarpia nella Tosca al Teatro Metropolitan di New York.

Argomento

A Parigi e dintorni, alla vigilia della Rivoluzione francese, il giovane poeta francese André Chénier difende con forza i suoi ideali contro i costumi corrotti dell’epoca ma verrà perseguitato e condannato a morte assieme alla sua amata Maddalena.

 

Giovedì 4 aprile ore 20 turno A

Domenica 7 aprile ore 15,30 turno B

GEORG FRIEDRICH HÄNDEL

SERSE

Opera seria in tre atti. Libretto di anonimo da Silvio Stampiglia e Nicolò Minato

Interpreti principali
Arianna Vendittelli, Marina De Liso, Delphine Galou
Direttore Ottavio Dantone
Regia Gabriele Vacis
Scene, costumi e luci Roberto Tarasco
Accademia Bizantina
Coproduzione Fondazione I Teatri di Reggio Emilia
Fondazione Teatro Comunale di Modena, Fondazione Teatri di Piacenza
NUOVO ALLESTIMENTO

La stagione del Teatro Comunale ritorna, dopo il Giulio Cesare di Händel del 2011, all’opera barocca con uno dei titoli più importanti dello stesso autore. Lo spettacolo, che debutterà al Valli di Reggio Emilia in coproduzione con Modena e Piacenza, è realizzato nella parte musicale da Ottavio Dantone e dalla sua Accademia Bizantina, complesso ormai storico e fra i più noti a livello internazionale per l’esecuzione di musica antica con prassi originale. Nella parte visiva l’opera è firmata da Gabriele Vacis, fondatore nel 1982 del Teatro Settimo di Torino le cui esperienze, oltre che nell’opera lirica, hanno spaziato nel teatro di narrazione (Racconto del Vajont, con Marco Paolini). Arianna Vendittelli, nel ruolo en travesti del titolo, è un’interprete specializzata nel repertorio barocco, vincitrice nel 2017 del secondo premio al concorso Händel di Londra e in cartellone all’Internationale Händel-Festspiele di Göttingen (maggio 2018), al Festival International d’Opéra Baroque de Beaune (luglio 2018) e già ospite dell’Opéra Royal de Versailles in Giasone di Francesco Cavalli.

Argomento

Il soggetto è liberamente tratto da alcuni aneddoti delle Storie di Erodoto. La vicenda si svolge presso lo stretto dei Dardanelli, durante la guerra dei Persiani contro gli Ateniesi, e ruota attorno a un doppio intreccio amoroso con al centro la bella Romilda. Di lei sono innamorati Serse e suo fratello Arsamene.

Info: www.teatrocomunalemodena.it