Un ricco cartellone accompagna le celebrazioni del Giorno della Memoria: mostre, incontri, libri, musica, film. Appuntamenti ancora il 30 gennaio e il 2 febbraio

In Incontri

Un ampio cartellone di iniziative accompagna la celebrazione del Giorno della Memoria modenese.

Il programma che si è aperto lo scorso 19 gennaio al Teatro Comunale con il Concerto della memoria e del dialogo  prosegue con l’interessante mostra, LA STORIA aperta fino a domenica 3 febbrai. Visite guidate gratuite per gruppi scuola.

La mostra, a cura di Marcello Pezzetti e Sara Berger, stata ideata e realizzata dalla Fondazione Museo della Shoah di Roma in occasione dell’80esimo anniversario della promulgazione delle Leggi razziali in Italia. Introduce Amedeo Osti Guerrazzi, Fondazione Museo della Shoah di Roma. Interviene Gianpietro Cavazza, Assessore Cultura e Scuola del Comune di Modena.

Il tragico capitolo di storia viene ricordato attraverso fotografie, manifesti, documenti, giornali, oggetti e filmati, in gran parte inediti e originali, relativi all’intera realtà nazionale, provenienti da numerosi archivi e collezioni private. La mostra si avvale del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, del Ministero dei Beni, dell’Attività Culturali e del Turismo, del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, del Ministero dell’ Istruzione, dell’Università e della Ricerca, della Regione Lazio, di Roma Capitale, dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane e della Comunità Ebraica di Roma. Organizzazione generale: C.O.R.

Info e prenotazioni: didattica@istitutostorico.com

SABATO 2 Febbraio – ORE 17.00 PERCORSO GUIDATO ALLA MOSTRA APERTO ALLA CITTADINANZA

Info e prenotazioni: 059 24 23 77, segreteria@istitutostorico.com

A cura di Istituto storico di Modena

 

MERCOLEDÌ 30 GENNAIO ORE 18.00 — RESIDENZA UNIVERSITARIA SAN FILIPPO NERI VIA SANT’ORSOLA, 52 — SALA MANIFATTURA

UNA RISATA DA NON DIMENTICARE

In occasione della Giornata della Memoria e degli 80 anni dalla promulgazione delle leggi razziali fasciste, i 19 allievi attori della Scuola di Teatro Iolanda Gazzerro – laboratorio permanente per l’attore* di ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione, in collaborazione con l’Istituto Storico di Modena, omaggiano la figura irriverente di Angelo Fortunato Formiggini, attraverso la storia e le parole di un personaggio che ha rivoluzionato il modo di ridere. Il lavoro è ispirato al web-documentario Una surreale normalità, realizzato dall’Istituto Storico.

Con Rocco Ancarola, Gabriele Anzaldi, Simone Baroni, Giorgia Iolanda Barsotti, Oreste Leone Campagner, Giulio Germano Cervi, Brigida Cesareo, Chiara Chiavetta, Federico Cornoni, Luca D’Arrigo, Giorgia Favoti, Elena Natucci, Marica Nicolai, Nicoletta Nobile, Matteo Nico Tagaste, Martina Tinnirello, Cristiana Tramparulo, Giulia Trivero, Massimo Vazzana.

 

GIOVEDÌ 28 FEBBRAIO. GALLERIE ESTENSI — SALA MOSTRE  (LARGO PORTA SANT’AGOSTINO, 337)

ANGELO FORTUNATO FORMIGGINI(1878-1938)  RIDERE, LEGGERE E SCRIVERE NELL’ITALIA DEL PRIMO NOVECENTO

La mostra, a cura di Matteo Al Kalak e organizzata da Gallerie Estensi, è incentrata su Angelo Fortunato Formiggini (1878-1938) e il contesto storico-culturale dell’Italia del primo Novecento. La sua figura invita a una riflessione sui valori della convivenza, della democrazia e sul significato della cultura all’interno della formazione di una coscienza collettiva. In mostra, la figura di Formiggini sarà raccontata da documenti, fotografie e materiali dall’Archivio Formiggini della Biblioteca Estense Universitaria, insieme a opere e documenti in prestito da altre istituzioni, in un percorso immersivo arricchito da contenuti multimediali, dall’uso di tecnologie informatiche e dal ricorso a nuovi linguaggi. La mostra sarà l’occasione per offrire al pubblico documenti d’epoca, ricostruzioni storiche delle collezioni di Formiggini, rievocate con installazioni virtuali e l’uso di nuove tecnologie. Per la prima volta saranno inoltre mostrati pezzi di grande interesse, dagli scritti giovanili, che attestano i contatti dell’editore con gli esponenti della cultura italiana e mondiale, alle lettere di Formiggini a Mussolini, fino al suo amaro testamento e alle parole scritte poco prima di morire, in un disperato appello al mondo.

 

 

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