Va in scena martedì 16 aprile 2019 alle 20.30 al Teatro Comunale Luciano Pavarotti Johnny Johnson, musical di Kurt Weill su testi e liriche di Paul Green con musica dal vivo. Il titolo viene rappresentato per la prima volta in Italia e sarà realizzato nella traduzione e adattamento di Roberto Polastri, direttore musicale dello spettacolo.
In scena, gli interpreti allievi attori della Scuola di Teatro Alessandra Galante Garrone per la regia di Gianni Marras con costumi di Massimo Carlotto e movimenti coreografici di Daniele Palumbo. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro Comunale di Modena in collaborazione con l’Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano.
Fra i musical americani di Kurt Weill, il mitico compositore di Bertolt Brecht e dell’Opera da tre soldi, Johnny Johnson è un’opera fra il sarcastico e il sentimentale dedicata all’intervento americano nella Grande Guerra. Costretto ad abbandonare la sua Germania per sfuggire al nazismo, dopo un breve periodo parigino e londinese, Kurt Weill si trasferì a New York dove si confrontò con il mondo di Broadway, che negli anni lo porterà a comporre alcuni capolavori come Street Scene e Lost in the Stars. Anche nelle produzioni americane Weill non abbandona tuttavia il suo sguardo aspramente critico verso la vita sociale e politica. Da poco arrivato a New York, Kurt Weill ricevette, nel 1936, la richiesta per scrivere un nuovo musical dal Group Theatre, un collettivo teatrale particolarmente sensibile ai temi politico sociali. La produzione per Broadway debuttò il 19 di quell’anno al 44th Street Theatre, dove rimane per 68 recite consecutive. Una seconda produzione andò in scena nel 1956 alla Carnegie Hall, con regia dei Stella Adler. Per il debutto oltreoceano bisogna aspettare il 1986, grazie alla Royal Shakespeare Company che va in scena all’Almeida Theatre di Londra mentre nel 2009, sempre a Londra, si è tenuta un’esecuzione in forma di concerto. Nel 2011 The ReGroup Theatre Company ha messo in scena una lettura semiscenica dell’opera, per due rappresentazioni sold out al 47th St Theatre di New York.
“La dimensione della partitura che più mi interessa, e che ritengo attualissima, è il suo essere un esempio unico di ‘cabaret berlinese-americano’, una prodigiosa sintesi dell’avanguardia europea e del musical americano – racconta Roberto Polastri”.
Prendendo spunto dalla novella satirica di Hašek Il buon soldato Sveik, feroce critica contro la guerra e in particolare contro la prima guerra mondiale, Weill trasporta il racconto nell’America che decide di entrare nel conflitto mondiale. Il musical segue la vicenda di Johnny Johson, giovane ingenuo e idealista, che, per accontentare la fidanzata Minny Belle Tompkins, decide di arruolarsi e di andare a comattere in Europa mantenendo tuttavia il suo fermo proposito di fermare una guerra che ritiene assurda. Johnny riesce per perfino a fermare temporaneamente i combattimenti irrompendo in un consiglio di guerra e confondendo i generali con gas esilarante ma, a causa delle sue idee sovversive, si ritrova chiuso in un manicomio. Torna a casa dopo dieci anni per scoprire che Minny Belle ha sposato un ricco industriale del suo paese. Finisce per diventare un venditore ambulante di giocattoli, offerti ai bambini per strada, ad eccezione però dei soldatini: il suo piccolo gesto di pace in un mondo sempre più incline alla guerra.
Prima italiana
ORCHESTRA DAL VIVO
Commedia con musica
Testi e liriche di Paul Green
Musica di Kurt Weill
Traduzione e adattamento di Roberto Polastri
Interpreti Allievi attori della Scuola di Teatro
“Alessandra Galante Garrone”
Direttore Roberto Polastri
Regia Gianni Marras
Costumi Massimo Carlotto
Movimenti coreografici e aiuto regia Daniele Palumbo
Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano
Produzione Fondazione Teatro Comunale di Modena
in collaborazione con Orchestra Sinfonica Giuseppe Verdi di Milano