La Galleria Mazzoli (Via Nazario Sauro 62) presenta la mostra personale di Giuseppe Gallo “La caverna di Kant”. In mostra una selezione di opere realizzate dall’artista tra il 2001 e il 2019 e una serie di opere su tavola realizzate per l’occasione.
Giuseppe Gallo, tra i principali artisti contemporanei italiani, è nato a Rogliano (CS) nel 1954. Dal 1976 vive a Roma dove nei primi anni ’80 ha stabilito il suo studio nell’ex-pastificio Cerere, quartiere San Lorenzo.
Le opere di Giuseppe Gallo sono caratterizzate da un fitto intreccio di segni, simboli e forme provenienti dal mondo reale e da quello fantastico. Profili umani si uniscono a forme stilizzate di animali in un festoso tripudio di segni che invade la tela con colori brillanti. Anche il linguaggio trova posto nelle sue opere, le lettere si inseriscono nel pattern grafico delle forme come segni simbolici, portatrici di un misterioso significato, mentre i numeri, simboli dell’umano sapere, vengono accostati alle forme stilizzate delle foglie, in una classificazione caotica e fantasiosa del mondo naturale. Gallo nelle sue opere inserisce sapientemente rimandi al mondo filosofico, letterario, cosmogonico, matematico, scientifico e musicale, accordandoli perfettamente in un complesso universo di segni e simbologie. Come scrive Achille Bonito Oliva nel testo del catalogo “Non esiste sfondo nei quadri di Gallo, una sorta di impermeabile parete trattiene i duelli di segni che esplodono sulla superficie pittorica, tirata con colori che ricordano le astratte altezze siderali e le vertiginose profondità marine. Il quadro diventa il teatro di rappresentazione di una arcaica belligeranza tra forze destinate a non placarsi mai, tra energie che possono essere evocate ma mai bloccate. Per questo l’artista usa un linguaggio tra l’organico ed il figurale, tra l’informale ed una sospettabile figuratività”.
Giuseppe Gallo ha esposto in importanti musei italiani e internazionali. Nel 1985 è stato invitato a partecipare alla XIIIe Biennale de Paris. Ha partecipato alla Biennale di Venezia nel 1986 e nel 1990 con una sala personale presso il padiglione Italia. Nel 2007 gli è stata dedicata una personale al MACRO, Museo d’Arte Contemporanea di Roma, a cura di Danilo Eccher, dove sono stati ripercorsi i 25 anni della sua produzione artistica. L’anno seguente ha inaugurato un’ampia rassegna, a cura di Inge Herold e Danilo Eccher, dedicata al suo lavoro presso la Kunsthalle di Mannheim. Tra il 2009 e il 2010 ha partecipato a numerose collettive in importanti musei e spazi pubblici italiani quali: Italia Contemporanea. Officina San Lorenzo al MART – Museo di Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto; Gli anni ’80. Una prospettiva italiana, alla Villa Reale di Monza; Keep your seat: stai al tuo posto alla GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino. Il Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno gli ha dedicato una personale nel 2010, La leggerezza dell’incoscienza. Nel 2015, in occasione dei dieci anni della Fondazione Pastificio Cerere, gli è stata dedicata la mostra Il Quinto Quarto.
Le opere di Giuseppe Gallo fanno parte di prestigiose collezioni pubbliche quali il Moma di New York, il Museum Modern Kunst Stiftung Ludwig di Vienna, il Contemporain Midi Pirenées di Toulouse, il Groninger Museum, il Fukuyama Museum of Art, il Museum Biedermann di Donaueschingen, il MART di Rovereto e la GAM di Torino.
Catalogo disponibile con testo critico di Achille Bonito Oliva.