All’interno del Festival Filosofia sul tema Persona che si svolgerà il 13, 14, 15 settembre tra Modena, Carpi e Sassuolo si inserisce la rassegna cinematografica “Portraits”, curata da Alberto Morsiani al Filmstudio 7B di Modena, che presenta storie di ordinaria anormalità, con ritratti filmati di esseri umani considerati in sé o nelle loro funzioni sociali, alle prese con differenze di etnia, sesso, età, cultura. Ritratti di persone comuni però eccezionali, come il Memmo, garzone di bottega poi testimone di personaggi ed epoche irripetibili, in “Il venditore di colori” di Daniele Costantini (Ita/Svi 2019, 62’), venerdì 13 ore 19.30, o come i due adolescenti perduti del tremendo Rione Traiano di Napoli, che grazie a uno smartphone escono per qualche tempo da una “normalità” di morti e droga in “Selfie” di Agostino Ferrente (Fra/Ita 2019, 78’), venerdì 13 ore 17,50. O come gli abitanti neri di New Orleans, che cercano, anch’essi, di sfangarla col mestiere duro del vivere, in “Che fare quando il mondo è in fiamme?” di Roberto Minervini (Ita/Usa/Fra 2018, 123’, v.o. con sottotitoli), sabato 14 ore 17.10, o come un transessuale filippino ramingo per il mondo in cerca di accoglienza, in “Shelter – Addio all’Eden” di Enrico Masi (Ita/Fra 2019, 81’), domenica 15 ore 16.20, o come, infine, gli italiani qualunque di “Normal” di Adele Tulli (Ita/Sve 2018, 70’), impietosa radiografia di una esistenza conformista, domenica 15 ore 18. Ritratti, però, anche di persone eccezionali, come un tetro monaco buddista birmano, che purtroppo diventano normali quando riescono, con la loro influenza, a rendere “normale” l’intolleranza e la violenza sugli altri: “Il venerabile W.” di Barbet Schroeder (Fra/Svi 2018, 100’, v.o. con sottotitoli), sabato 14 ore 19.30.