Sabato 26 ottobre alle ore 21 alla Torre del Centro Musica appuntamento con Staccato e il danese Croatian Amor e gli italiani Primitive Art

Seconda serata per Staccato il ciclo di quattro eventi più un workshop a ingresso gratuito (previa prenotazione qui), nuovo percorso di avvicinamento a NODE 2020 previsti fra ottobre e dicembre a Modena e progettati su misura per La Torre (via Morandi, 71).

Sabato 26 ottobre alle ore 21 gelidi synth e atmosfere claustrofobiche, suoni ipnotici e immaginari technoidi: il secondo appuntamento di Staccato accoglie le creazioni liminali del danese Croatian Amor e degli italiani Primitive Art.
Dopo le sperimentazioni al sassofono di Ben Vince e Laura Agnusdei, cambiano i territori sonori in un viaggio che attraversa pop destrutturato e “primitivismo digitale” alla ricerca di un dialogo tra poli apparentemente opposti.

CROATIAN AMOR
Croatian Amor è uno dei tanti alias dietro i quali si cela Loke Rahbek, prolifico musicista e produttore danese con base a Copenhagen. Già protagonista nel progetto Lust For Youth e in realtà attive o chiuse da tempo come Damien Dubrovnik, Sexdrome e I.R., Loke agisce da indispensabile volano per la scena sperimentale scandinava con la label di sua creazione Posh Isolation. Attraverso Croatian Amor, Loke flirta con mood malinconici che mescolano evocativamente finzione e realtà, partendo da una rete di eventi e luoghi reali per trasformarli in una piattaforma dalla qualità onirica. Dalla tensione fra un linguaggio creato in solitudine e il tentativo di costruire una narrazione basata sul dialogo fra poli opposti scaturisce un desiderio improvviso per l’indeterminato e il transitorio, che costituisce la forza propulsiva su cui sono basate le creazioni di Loke. Il suo ultimo lavoro in studio, “Isa”, il sesto come Croatian Amor, è uscito nel 2019 per Posh Isolation.

PRIMITIVE ART
Primitive Art è un progetto di musica sperimentale nato nel 2011 dalla collaborazione fra Matteo Pit e Jim C. Nedd, entrambi classe 1991. Il primitivismo cui alludono attraverso il monicker scelto per presentare il loro progetto li ricollega ad un approccio istintivo, tribale e paradossalmente imparentato alle culture del digitale. Il suono proposto, ipnotico e technoide, è indice di un immaginario di confine che flirta con il clubbing e le sue modalità, con le arti visive e con un’identità afro-futurista in divenire, che si alimenta attraverso la continua contrapposizione tra elementi apparentemente inconciliabili, siano essi umani, geografici o sonori. Al loro attivo la pubblicazione nel 2013 del LP “Problems” per Hundebiss Records e il ritorno nel 2018 con l’Ep “Crab Suite”, costruito come un viaggio mistico e onirico, tra sonorità ancestrali e ritualità primitive.

Staccato tornerà il 23 novembre e il 14 e 15 dicembre a La Torre, struttura ex industriale riconvertita in spazio per le arti performative che è parte integrante di Centro Musica-71MusicHub del Comune di Modena. Gli artisti del prossimo evento saranno, come di consueto, comunicati in anteprima al pubblico a conclusione della serata e, a partire dai giorni successivi, tramite i canali di NODE.

Staccato è una produzione Lemniscata realizzata grazie al contributo della Regione Emilia Romagna, dell’Assessorato alla cultura del Comune di Modena e della Fondazione Cassa di Risparmio di Modena.

Info
www.nodefestival.com/off