Quando l’arte e la creatività incontrano la tecnologia. È ciò che avviene nel weekend di sabato 16 e domenica 17 novembre a Modena con una serie di appuntamenti per maker, appassionati di visual ed elettronica. Il Laboratorio Aperto di viale Buon Pastore 43, infatti, ospita, due giorni di laboratori e workshop, performance e incontri “talk” di approfondimento con due artisti americani, per la prima volta in Italia, lo statunitense Jonas Bers e il canadese Philip Baljeu, che utilizzano oscilloscopi e attrezzature elettroniche modificate da loro per creare performance live di videoarte.
La due giorni, intitolata “Hack ‘n’ Act”, è organizzata dal Laboratorio Aperto in collaborazione con Memori e Tools for Culture e con il patrocinio del Comune di Modena. Sono previsti due workshop degli artisti (sabato 16 e domenica 17, dalle 10 alle 17.15), una loro performance aperta al pubblico (sabato 16 novembre, alle 21) e un talk di approfondimento su videosintetizzatori e tecniche utilizzate durante la performance (domenica 17 novembre, dalle 17.15 alle 19)
La performance di sabato, spiegano gli organizzatori, “consentirà al pubblico di esplorare i nuovi orizzonti di computer e vector art, e di scoprire un linguaggio espressivo, in parte analogico e in parte digitale, che utilizza la tecnologia in maniera creativa”.
Per informazioni si può consultare il sito del Laboratorio (http://luamodena.it) o la pagina Facebook “laboratorio aperto modena”.
I due workshop (a pagamento e aperti anche a principianti, oltre che a esperti o appassionati) sono laboratori pratici che permetteranno ai partecipanti di costruire, personalizzare e portare a casa un sintetizzatore audio/video alimentato a batteria e un sintetizzatore in grado di creare spettacolari immagini in 3D su oscilloscopi. L’appuntamento è per massimo 15 partecipanti. Il costo è 40 euro. Iscrizioni sul sito (https://www.eventbrite.it/e/biglietti-hack-n-act-77081836849).
Il sintetizzatore (o synth, dal termine in inglese synthesizer) è uno strumento in grado di generare autonomamente segnali audio e video sotto il controllo del performer o del musicista. L’oscilloscopio è un dispositivo elettronico che consente di visualizzare fenomeni elettrici, il cui andamento nel tempo è riprodotto in forma di grafico su uno schermo luminescente. Il lavoro artistico e laboratoriale di Bers e Baljeu ha l’obiettivo di trasformare questi grafici in qualcosa di diverso: forme e suoni rielaborati attraverso tecniche e processi creativi. I due artisti-inventori rappresentano ad oggi la sintesi tra produzione artistica pura, insegnamento, sperimentazione e produzione industriale nell’ambito della sintesi video, dell’Hacking e del Diy (Do It Yourself) connessi alla Visual e Vector Art.
Jonas Bers, infatti, è un artista multimediale di New York che lavora con sistemi audiovisivi costruiti a mano o hackerati (come VHS e telecamere di sorveglianza), riutilizzandoli come strumentazione per le sue performance.
Philip Baljeu è artista e sound artist di Toronto, oltreché product designer di Lzx Industries, azienda leader mondiale nel settore dei sintetizzatori video modulari.