Si svolge a novembre la rassegna di film “Follia e Dintorni” organizzati dall’associazione La rosa Bianca su tematiche legate alla salute mentale
Mercoledì 13 novembre alle 20.30 si proietta “Carnage” di Roman Polanski (2011), introduce Vittorio Vandelli.
In un misurato appartamento di Brooklyn due coppie provano a risolvere uno smisurato accidente. Zachary e Ethan, i loro figli adolescenti, si sono confrontati incivilmente nel parco. Due incisivi rotti dopo, i rispettivi genitori si incontrano per appianare i conflitti adolescenziali e riconciliarne gli animi. Ricevuti con le migliori intenzioni dai coniugi Longstreet, genitori della parte lesa, i Cowan, legale col vizio del BlackBerry lui, broker finanziario debole di stomaco lei, corrispondono proponimenti e gentilezza. Almeno fino a quando la nausea della signora Cowan non viene rigettata sui preziosi libri d’arte della signora Longstreet, scrittrice di un solo libro, attivista politica di troppe cause e consorte imbarazzata di un grossista di maniglie e sciacquoni. L’imprevisto ‘dare di stomaco’ sbriglia le rispettive nature, sospendendo maschere e buone maniere, innescando un’esilarante carneficina dialettica.
GIOVEDI’ 21 NOVEMBRE Ore 20.30
E’ SOLO LA FINE DEL MONDO (Xavier Dolan, 2016)
con Valentina Carnevali e Matteo Palmi
a cura di Rosa Bianca
Da dodici anni Louis, drammaturgo affermato, è lontano da casa. Si è chiuso la porta alle spalle e non è si più voltato indietro. Ma adesso Louis sta morendo e a casa ci vuole tornare. Imbarcato sul primo aereo, rientra in seno alla famiglia che lo attende tra premurosità e isteria. Sulla soglia lo accoglie l’abbraccio di Suzanne, la sorella minore che non ha mai visto crescere, Antoine, il fratello maggiore che si sente minacciato dal ritorno del fratello che aveva monopolizzato l’attenzione dei genitori durante tutta la sua infanzia, Catherine, la cognata insicura e mai conosciuta che esprime le sue verità balbettando, la madre, affatto preparata al ritorno di un figlio mai compreso. Adesso che Louis è tornato lei vorrebbe tanto che le cose funzionassero, che i suoi figli trovassero le parole per dirsi ma nessuno dice e tutti sentenziano. Nessuno sa più niente dell’altro, la morte si appressa e la voce per annunciarla si spegne su un indice che chiede il silenzio
GIOVEDI 28 NOVEMBRE ore 20.30
LA PAROLA AI GIURATI (Sidney Lumet, 1957)
con Cristina Donati
a cura di Rosa Bianca
Il film denuncia chiaramente la sua origine di sceneggiato televisivo: si svolge in una stanza dove dodici giurati stanno decidendo se condannare o assolvere un ragazzo sbandato accusato d’omicidio per rapina. Dapprima quasi tutti sono convinti della colpevolezza del giovane ma poi, piano piano, uno dei giurati, calmo e riflessivo, riesce a convincere gli altri che non ci sono indizi sufficienti per formulare un verdetto di colpevolezza. Tratto da un teledramma (1954) di Reginald Rose (diretto da F. Schaffner), è il 1°, eccellente film di S. Lumet, fino a quel momento attivo in TV. Serrato, intelligente, acuto, senza cadute né passaggi artificiosi sebbene l’azione si svolga interamente a porte chiuse. (fonte: MyMovies.it)