wikiclassica.mo prosegue la sua settima edizione, con un programma dedicato come di consueto alla conoscenza, alla divulgazione e all’ascolto della musica classica vissute dal pubblico attraverso il racconto e la partecipazione attiva di musicisti ed esperti. I programmi sono pensati come vivace stimolo all’ascolto attraverso l’esempio di programmi rivolti a ogni tipo di pubblico. La rassegna, realizzata in collaborazione con la Gioventù Musicale di Modena, presenta una serie di incontri a carattere divulgativo che danno al pubblico l’opportunità di conoscere in modo stimolante e innovativo aspetti particolari del repertorio classico.
Prossimo appuntamento:
Domenica 26 gennaio 2020 ore 17 in collaborazione con GMI
HOMMAGE À BRAHMS
Francesca Dego violino
Martin Owen corno
Maria Perrotta pianoforte
Giordano Montecchi guida all’ascolto
Musiche di Robert Schumann, György Ligeti, Olivier Messiaen, Johannes Brahms
Tre autentiche stelle della musica in un programma che ha Brahms come perno centrale. Apre la romantica Prima Sonata di Schumann, grande sostenitore e mentore di Brahms, prosegue col suo Trio per corno, violino e pianoforte, un unicum nella musica da camera, nato e cresciuto nel 1865 dal dolore per la notizia della morte della madre del compositore: al violino e al pianoforte è accostato il suono “materno”, caldo e dolente del corno. 150 anni dopo la nascita di Brahms, con quell’unicum ci riprova l’ungherese György Ligeti per il suo personale “hommage à Brahms” frutto dell’allontanamento dalla “Nuova Musica”. Forme e modi brahmsiani sono recuperati con uno stile tutto suo, sempre col corno come nume tutelare. Corno che qualche anno prima (1974) si era fatto timbro, trillo, sordina, effetti speciali di staccato, oscillazioni, armonici e quant’altro per imitare il canto degli uccelli nel brano Appel interstellaire di Olivier Messiaen, sesto brano dell’opera in 12 movimenti Des canyons aux etoiles, scritta per il bicentenario della dichiarazione d’indipendenza degli Stati Uniti d’America.
Domenica 22 marzo 2020 ore 17 in collaborazione con GMI
MELANCHOLIA
Ramin Bahrami pianoforte
Alberto Spano Guida all’ascolto
Musiche di Domenico Scarlatti, Fryderyk Chopin, Franz Schubert, Ludwig Van Beethoven, Johannes Brahms, Robert Schumann, Franz Liszt, Piotr Ilich Chaikovskij, Edward Grieg, Claude Debussy, Maurice Ravel, Alexander Scriabin, Sergej Rachmaninov, Richard Wagner, Bach-Busoni.
La melancholia o malinconia è uno stato d’animo dell’essere umano particolarmente tipico dell’artista, che spesso ispira grandi opere d’arte e composizioni. Da Aristotele alla moderna psicanalisi è un tema che ha attirato l’attenzione di scrittori, filosofi, artisti, poeti, scienziati, psicanalisti. Prendendo spunto dalla celeberrima incisione di Albrecht Dürer risalente al 1514, Ramin Bahrami disegna un percorso musicale affascinante e intenso che esegue in concerto con la complicità del giornalista e produttore discografico Alberto Spano. Un vero e proprio dialogo a due sul palco che aiuterà il pubblico ad ascoltare con maggiore consapevolezza le immortali pagine scelte fra quelle dei più grandi compositori “melanconici”, da Domenico Scarlatti a Ravel, attraverso Bach, Chopin, Čajkovskij, Grieg, Debussy e tanti altri. (Alberto Spano)
Biglietti: posto unico 10€ salvo riduzioni