Alla Tenda venerdì 25 il Collettivo SquiLibri presenta il reading “Oltreconfine: vite in bilico”

Venerdì 25 settembre, alle 21, la Tenda di Modena (viale Monte Kosica) presenta “Oltreconfine: vite in bilico”, il nuovo reading-concerto proposto dal Collettivo SquiLibri e dedicato al tema epocale, ben presente e controverso anche nel dibattito pubblico di oggi, delle migrazioni. L’ingresso è gratuito, ma è consigliata la prenotazione, per via della capienza ridotta nel rispetto delle misure anti-Covid19.
Le letture sono di Eleonora De Agostini Francesco Rossetti, lo storytelling di Luca Zirondoli mentre le musiche sono composte ed eseguite dal vivo da Lucio Cavallari (electronics), Matteo Pellegrini (basso con loopstation) e Elena Bertani (violoncello).
testi spaziano da “Exit West” del pakistano Mohsin Hamid a “Sozaboy” del nigeriano Ken Saro Wiwa, da “La speranza e altri sogni pericolosi” della marocchina Laila Lalami a “In altre parole” della indo-americana (e premio Pulitzer) Jhumpa Lahiri, passando per gli italiani Davide Enia (“Appunti per un naufragio”) e il prematuramente scomparso Alessandro Leogrande (“Frontiera”). In scaletta anche la poesia della britannica di origini somale Warsan Shire (“Home”) e la relazione dell’ispettorato per l’immigrazione al Congresso Americano del 1912 che metteva in guardia contro gli immigrati italiani dell’epoca.
Le musiche, a cura di Sonido Amazonico (Cavallari e Pellegrini), intrecciano suggestioni sonore che provengono da diverse parti del pianeta, a partire dal bacino del Mediterraneo. Tabla, percussioni etniche, echi dal Nord Africa vengono rielaborati dal vivo con loop, elettronica, campionamenti di suoni ambientali, fino a espandersi nei ritmi centro e sudamericani del calypso e della rumba.
“Quello della migrazione”, si legge nella scheda di SquiLibri, “è un universo pieno di storie pericolose e di umanità in viaggio, un argomento complesso a cui nessuno da anni sembra riuscire a dare una risposta articolata e all’altezza. Dopo una serie di lavori monografici su scrittori, questa volta il percorso letterario-musicale incrocia continenti ed epoche storiche, con l’obiettivo di stimolare domande e evocare ponti là dove altri vorrebbero muri.”