Ho grandissima stima ed affetto per Andrea Chiesi di cui seguo e apprezzo da tanti anni l’opera e soprattutto il modo “antico” di essere artista. L’ho visto attraversare, sempre con grande profondità e rigore, suggestioni e stili diversi fino ad approdare ai temi delle splendide opere che danno vita alla mostra NATURA VINCIT, curata da Fulvio Chimento con cui il 18 giugno (dalle ore 17 alle 21) riapre alla città, totalmente ristrutturato, lo spazio espositivo del complesso di San Paolo in via Francesco Selmi.
Due luoghi, l’Ex Chiesa di San Paolo e la Sala delle Monache per due gruppi di lavori Eschatos (“luoghi ultimi”) e Anastasis (“resurrezione”). Nell’ex Chiesa troviamo il tema dell’archeologia industriale tanto caro all’autore. Come spiega bene il curatore: “L’allestimento di questo ambiente prevede esclusivamente dipinti a olio realizzati da Chiesi nell’ultimo decennio. Tra questi si rintracciano alcuni luoghi topici della produzione di Chiesi: gazometri, fabbriche dismesse, cieli lividi”. Opere che vanno al di là del tema della memoria, per diventare evocazioni di una “ magnificenza e decadenza delle azioni umane, destinate a scomparire senza mai consegnarsi completamente all’oblio”. Alla decadenza dell’opera dell’uomo fa da contraltare la resilienza della Natura, quella stessa del titolo, Natura Vincit che si ispira al De Rerum Natura di Lucrezio: la natura che vince su tutto, la cui forza generatrice è in grado di condizionare nel profondo la ciclicità dell’esistenza.
“La seconda sala – spiega ancora Chimento – la Sala delle Monache, prende il nome di Anastasis (“resurrezione”), in riferimento alla potenziale rinascita dello spirito e all’idea di rinnovamento del secondo nucleo di lavori in mostra. In questo ambiente vengono presentate opere a inchiostro di china su grande formato, esclusivamente di recente produzione, che caratterizzano la ricerca attuale dell’artista. I lavori celebrano una natura che si riappropria di vari ambienti-paesaggi, evidenziando la vitale caparbietà delle specie vegetali anche in condizioni di forte antropizzazione. Le opere di Chiesi presenti in questa sala sembrano alludere anche a un perenne rinnovamento della pittura in un’era fortemente marcata dalla digitalizzazione dei linguaggi artistici. I lavori della serie Natura vincit sono allestiti su monumentali travi in legno che, dal punto di vista scenografico, ricercano un dialogo diretto con la croce che sorregge il Cristo realizzato in gesso da Giuseppe Graziosi a cavallo tra Otto e Novecento”.
Sempre in questa sala troviamo una terza sezione espositiva dedicata i famosi Taccuini a cui Chiesi ci ha da tempo abituati e una serie di disegni su carta, in cui non è difficile riscoprire tracce del nostro territorio, quello modenese dove Chiesi, è rimasto radicato nonostante la fama internazionale. “Questa terza sezione di lavori – conclude il curatore – viene definita Insulae (“isole”), termine utilizzato per identificare luoghi simbolici dall’alto valore artistico e “umano”, che sono stati dimenticati dal tempo e dallo sguardo, ma che conservano intatto il fascino della storia”.
L’evento espositivo, organizzato da Associazione CerchioStella, in collaborazione con D406 e Comune di Modena, con il sostegno di Gruppo Hera e il patrocinio di Regione Emilia-Romagna sarà aperta al pubblico con ingresso libero fino al 19 settembre 2021.
Mostra: Andrea Chiesi. NATURA VINCIT
Sede: Ex Chiesa di San Paolo e Sala delle Monache, via Selmi 63, Modena
A cura di: Fulvio Chimento
Organizzata da: CerchioStella
In collaborazione con: D406 e Comune di Modena
Apparati scenografici: Saggion-Paganello
Periodo: 18 giugno – 19 settembre 2021 (chiusura dal 2 al 26 agosto)
Orari di apertura:
mercoledì: 16-20; venerdì: 17-21.30; sabato: 10-13 e 17-21.30; domenica: 16 -20
Ingresso: libero senza prenotazione
Catalogo: a cura di Andrea Losavio
Informazioni: info@cerchiostella.com, tel. 393 8933370, www.d406modena.it