Prosegue la Stagione 2019/20 del Teatro Storchi con un programma che, proseguendo la strada iniziata lo scorso anno, offrirà allo spettatore l’opportunità di continuare a decifrare la complessità della oggi da quello speciale osservatorio che è il teatro. Bye bye 900? è il titolo scelto da Emilia Romagna Teatro Fondazione – Teatro Nazionale per la sua futura stagione: “un’occasione – spiega il direttore Claudio Longhi – per interrogarci su chi siamo e come cambiamo nel mondo di oggi, con un occhio rivolto al passato che giunge fino a noi nello squarcio scivoloso che è il presente, con le sue ombre e le sue meraviglie. Ert ora si interroga sulle conseguenze dei momenti di cambiamento e metamorfosi, attraverso una proposta ricca e articolata che tiene insieme allestimenti di natura differente, italiani e internazionali, tra repertorio tradizionale soluzioni originali e affascinanti della scena di oggi. E in questo, non ci stanchiamo di ribadire la centralità e la vitalità del Teatro Storchi e del Teatro delle Passioni quali luoghi in cui sviluppare giorno per giorno un processo conoscitivo per meglio comprendere la realtà nelle sue molteplici manifestazioni”.
Dal 24 al 27 ottobre 2019
giovedì e venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Il nipote di Wittgenstein. Storia di un’amicizia
di Thomas Bernhard
regia Patrick Guinand
con Umberto Orsini e con Elisabetta Piccolomini
produzione Compagnia Umberto Orsini
Umberto Orsini riallestisce Il nipote di Wittgenstein, uno dei suoi spettacoli più riusciti e originariamente prodotto da ERT. Nell’anno del suo debutto – il 2001 – Umberto Orsini ha ricevuto il Premio Ubu per la migliore interpretazione. Protagonista assoluto è proprio l’attore, nonché proiezione di Thomas Bernhard che raffigura sé stesso mentre racconta a un’ascoltatrice silenziosa (Elisabetta Piccolomini) la storia di un’amicizia singolare, quella fra due pazzi. Il primo è lo stesso Bernhard, riuscito a dominare la sua pazzia, e il secondo è Paul Wittgenstein, personaggio metà reale e metà immaginario, dominato dalla follia e morto in manicomio, nipote del filosofo austriaco Ludwig Wittgenstein.
Il romanzo di Bernhard è una sorta di “concentrato” dei temi cari all’autore austriaco, il suo testo più intimo in cui affronta in modo diretto il tema chiave dei sentimenti e che ci conduce alla sua voce d’uomo e al suo universo letterario.
Foto di Marco Caselli Nirmal
Dal 27 novembre all’8 dicembre 2019
da mercoledì a venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
La commedia della vanità
di Elias Canetti
regia Claudio Longhi
con Fausto Russo Alesi, Donatella Allegro, Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea,
Eugenio Papalia, Aglaia Pappas, Franca Penone, Simone Tangolo, Jacopo Trebbi (cast in via di definizione)
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Teatro di Roma – Teatro Nazionale,
Fondazione Teatro della Toscana, LuganoInScena
nell’ambito del progetto Elias Canetti. Il secolo preso alla gola
prima assoluta
19 e 20 dicembre 2019
giovedì e venerdì ore 21.00
Teatro Delusio
un’opera di Familie Flötz
di Paco González, Björn Leese, Hajo Schüler e Michael Vogel
regia, scenografia Michael Vogel
produzione Familie Flötz, Arena Berlin e Theaterhaus Stuttgart
In scena dal 2004 con una tournée internazionale, Teatro Delusio è uno degli spettacoli più noti della compagnia tedesca Familie Flötz. Teatro Delusio è teatro nel teatro: l’intensità del linguaggio delle maschere, le fulminee trasformazioni e una poesia tipicamente “Flotz” trascinano il pubblico in un mondo carico di comicità e suggestione. Con l’aiuto di costumi raffinati, suoni e luci ben costruite, tre attori mettono in scena 29 personaggi per dare vita a «un trionfo del teatro senza paragoni» come l’ha definito il Times.
I tre tecnici di scena Bob, Bernd e Ivan lottano per realizzare i propri sogni: Bernd, sensibile e cagionevole, cerca la felicità nella letteratura ma la troverà improvvisamente in una ballerina in eterno ritardo; il desiderio di successo di Bob lo porterà al trionfo e contemporaneamente alla distruzione; Ivan, capo del backstage, non vuole perdere il controllo di quello che accade in scena, ma finirà per perdere il controllo di tutto il resto. Le loro vite all’ombra della ribalta si intrecciano al mondo scintillante del palcoscenico fino a diventare protagoniste in scena.
31 dicembre 2019
martedì ore 21.00
Circus Abyssinia. Ethiopian Dreams
scritto da Cal McCrystal
diretto da Bichu Tesfamariam
coreografie Kate Smyth
disegno luci Mark Whatmough
distribuzione WEC World Entertainment Company
Il circo raccontato attraverso acrobazie di giocoleria, contorsionismo e danza: Circus Abyssinia fonde autobiografia e sogno.
Ispirato alla storia di Bibi e Bichu, lo spettacolo ruota attorno a due piccoli fratelli etiopi che chiedono all’”Uomo della Luna” di esaudire il loro più grande desiderio: fare i giocolieri al circo. Trasportati dal loro benefattore lunare e immersi in un regno notturno fatto di acrobatiche allucinazioni, i ragazzi devono attraversare e prendere parte alle meraviglie del circo.
Come un riflesso lunare, l’anello del circo rivela scorci di altre storie e sogni: narrazioni acrobatiche che si sviluppano in scena senza parole e si intrecciano alle loro, per approdare a un vero e proprio circo africano.
Surrealista e incantato, con un paesaggio sonoro che attinge al ricco passato e presente musicale dell’Etiopia, Circus Abyssinia è una celebrazione del circo stesso che ha incantato il pubblico del Festival d’Edimburgo nel 2017.
dal 9 al 12 gennaio 2020
da giovedì a venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Il silenzio grande
una commedia di Maurizio De Giovanni
uno spettacolo di Alessandro Gassmann
con Massimiliano Gallo, Monica Nappo, Paola Senatore, Jacopo Sorbini
con la partecipazione di Stefania Rocca
produzione Diana OR.I.S
Autore napoletano di libri di successo, come Il commissario Ricciardi o I bastardi di Pizzofalcone, da cui è stata tratta l’omonima e fortunata serie televisiva che vede lo stesso Alessandro Gassmann impegnato nei panni dell’ispettore Lojacono, Maurizio De Giovanni firma per la prima volta una commedia teatrale, Il silenzio grande. Sviluppando il macro-tema dei rapporti famigliari e in particolare della casa, luogo dove le nostre vite scorrono e mutano negli anni, lo spettacolo parla a una platea davvero universale: è impossibile non riconoscersi nelle realtà e situazioni vissute dai personaggi. Attraverso momenti drammatici, ma anche risate, soprese e misteri, Il silenzio grande racconta di noi tutti, di come siamo o di quello che avremmo potuto essere, alla continua ricerca della verità. In scena accanto a Massimiliano Gallo, volto noto del piccolo schermo ma anche del mondo teatrale, Stefania Rocca, Monica Nappo, Paola Senatore e Jacopo Sorbini.
18 gennaio 2020
sabato ore 21.00
Riaccolti in teatro
Modena City Ramblers
Modena City Ramblers in questo tour sono: Davide Dudu Morandi (voce), Franco D’Aniello (flauto e tromba), Massimo Ice Ghiacci (basso), Francesco Fry Moneti (violino, chitarra e plettri vari), Leonardo Sgavetti (fisarmonica e tastiere), Gianluca Spirito (chitarra e plettri), Roberto Zeno (batteria e percussioni)
booking concerti e produzione Bpmconcerti srl
Riaccolti in teatro è un concerto dei Modena City Ramblers in una speciale versione teatrale che ripropone tanti cavalli di battaglia e successi di 25 anni di storia della band emiliana.
Un omaggio al ventennale del memorabile album acustico Riaccolti, un concerto speciale tenutosi a novembre 2018 nello storico Studio Esagono di Rubiera (RE). Proprio come in quella performance, i Ramblers hanno scelto per Riaccolti in teatro una formula totalmente acustica e ancora più fedele come impostazione alle sonorità tipiche delle live sessions irlandesi. Il titolo del lavoro si rifà esplicitamente al vecchio live e rimanda al ritorno nelle famigliari mura dello studio Esagono, dove i Ramblers sono partiti e in cui sono cresciuti, ma fa anche riferimento a un sentimento condiviso, che si lega a nuovi e vecchi incontri ed esperienze umane.
dal 23 al 26 gennaio 2020
da giovedì a venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Ditegli sempre di sì
di Eduardo De Filippo
regia Roberto Andò
con Gianfelice Imparato, Carolina Rosi, Nicola Di Pinto, Massimo De Matteo, Paola Fulciniti, Gianni Cannavacciuolo, Viola Forestiero, Federica Altamura, Andrea Cioffi
produzione Elledieffe – La Compagnia di Teatro di Luca De Filippo, Fondazione Teatro della Toscana
Una delle più fortunate e divertenti commedie di Eduardo De Filippo messa in scena dalla Compagnia di Teatro di Luca De Filippo con Carolina Rosi e Gianfelice Imparato. A dirigere la compagnia sarà Roberto Andò, regista abituato a muoversi tra cinema e teatro, qui alla sua prima regia eduardiana.
Ditegli sempre di sì è uno dei primi testi di Eduardo, un’opera vivace in cui il protagonista, Michele Murri, è un pazzo metodico con la mania della perfezione. Pur conservando le sue note farsesche, la commedia suggerisce serie riflessioni sul labile confine tra salute e malattia mentale. Michele Murri è un pazzo tranquillo, socievole, apparentemente normale, ma la sua follia è più sottile perché consiste nel confondere i suoi desideri con la realtà che lo circonda. Tra porte che si aprono e si chiudono, equivoci, fraintendimenti, menzogne e illusioni, il pubblico si ritrova in un clima sospeso tra il surreale di Achille Campanile e un Luigi Pirandello privato della sua filosofia.
dal 7 all’8 febbraio 2020
venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00
Manicomic
di Raffaele Tullo
regia Gioele Dix
con Raffaello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo, Vittorio Bruno (Rimbamband)
produzione WEC World Entertainment Company
È Gioele Dix a firmare la regia di Manicomic, il nuovo spettacolo di Rimbaband, il gruppo teatral-musicale comico formato da Raffello Tullo, Renato Ciardo, Nicolò Pantaleo, Francesco Pagliarulo e Vittorio Bruno. I cinque artisti hanno creato un genere unico, in cui il teatro e la comicità vanno a braccetto con la giocoleria, la clownerie, il mimo, il tip tap e la capacità musicale di ogni strumentista.
In scena, in un imprecisato luogo di cura, un medico segue i suoi quattro pazienti più gravi affetti da varie patologie: Renato ha disturbi di personalità, Francesco ricorda Dottor Jekyll e Mr. Hyde, Vittorio è un alcolizzato cronico, mentre Nicolò ha una grave forma di “neomelodite” ossessiva compulsiva. Come curare tutte queste patologie? Con la musicoterapia, l’ippoterapia, l’elioterapia, lo sport, lo psicodramma e l’improvvisazione teatrale.
dal 13 al 16 febbraio 2020
da giovedì a venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Scene da Faust
di Johann Wolfang Goethe
versione italiana di Fabrizio Sinisi
regia e drammaturgia di Federico Tiezzi
con Dario Battaglia, Alessandro Burzotta, Nicasio Catanese, Valentina Elia, Fonte Fantasia, Marco Foschi, Francesca Gabucci, Ivan Graziano, Leda Kreider, Sandro Lombardi, Luca Tanganelli, Lorenzo Terenzi
produzione Teatro Metastasio di Prato, Compagnia Lombardi-Tiezzi
Dopo l’incontro con il mito classico di Antigone, Federico Tiezzi affronta, attraverso l’opera di Goethe, un altro grande mito, quello di Faust. Il racconto di un sapiente studioso di teologia, filosofia e scienze naturali che, per ottenere conoscenze ancora più vaste, potere e giovinezze, vende la propria anima a Mefistofele mediante un contratto firmato con il sangue.
Goethe lavorò al Faust per sei decenni, dal 1772 al 1831, costruendo un’opera monumentale intorno alla figura del medico e mago cinquecentesco diventato parte dell’immaginario collettivo della cultura occidentale, oltre che simbolo della crisi della coscienza e dell’anima dell’uomo contemporaneo.
Il Faust goethiano è teatro puro, luogo in cui si incontrano la potenza dell’epos e l’intimità della lirica, la speculazione filosofica e l’afflato della Storia nel suo incontro con la Natura: temi che si riversano sulla scena nella complessità di un dramma cosmico che gira su due perni, il bene e il male.
dal 26 al 27 febbraio 2020
mercoledì e giovedì ore 21.00
Antigone
di Slavoj Žižek
diretto da Angela Richter
dramaturg Mirna Rustemović
con Iva Mihalić, Luca Anić, Mislav Čavajda, Filip Vidović, Silvio Vovk, Barbara Vicković, Alma Prica produzione Croatian National Theater (Croazia), Théâtre de Liège (Belgio),
Emilia Romagna Teatro Fondazione (Italia)
spettacolo in croato con sovratitoli in italiano
prima nazionale
dal 6 al 7 marzo 2020
venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00
Orchestra di Piazza Vittorio all’opera
direzione artistica e musicale Mario Tronco
elaborazioni musicali e arrangiamenti di Mario Tronco, Leandro Piccioni, Pino Pecorelli
scrittura partiture di Leandro Piccioni
con l’Orchestra di Piazza Vittorio
produzione Vagabundos, Teatro Bellini, Isola di Legno
Nell’Ottocento i musicisti di strada rappresentavano nei vicoli di Napoli le arie più importanti e i momenti più salienti delle opere in cartellone per il pubblico che non poteva permettersi il biglietto del teatro. Il suono dei musicisti delle metropoli contemporanee rappresenta quello che la società di oggi è: una commistione di culture. E allora è facile immaginare che, se quei musicisti di strada del XIX secolo avessero avuto fra le mani strumenti appartenenti a tutte le culture del mondo, ci saremmo trovati davanti proprio all’Orchestra di Piazza Vittorio che suona l’Opera. Attraverso gli strumenti e le lingue che nel tempo hanno caratterizzato il suono dell’Orchestra, dodici musicisti e cantanti propongono alcune arie tratte da Il Flauto Magico, Don Giovanni, Carmen e da autori come Giuseppe Verdi e Kurt Weill. L’Orchestra di Piazza Vittorio esalta le partiture di maggiore ispirazione popolare per avvicinare il pubblico ai grandi compositori della lirica.
dal 12 al 15 marzo 2020
giovedì e venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte
di Simon Stephens dal romanzo di Mark Haddon
regia di Ferdinando Bruni e Elio De Capitani
traduzione di Emanuele Aldrovandi
con Daniele Fedeli, Elena Russo Arman, Davide Lorino, Corinna Agustoni, Cristina Crippa, Marco Bonadei, Alessandro Mor, Nicola Stravalaci, Debora Zuin
produzione Teatro dell’Elfo e Teatro Stabile di Torino
con il contributo di NEXT
Mark Haddon ha dominato le classifiche mondiali con il suo romanzo Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte raccontando, come in un giallo, le peripezie di un adolescente autistico. La forza di questa storia non si è esaurita nelle pagine del libro, ma si è propagata in palcoscenico con l’intelligente riscrittura di Simon Stephens: il suo testo ha ottenuto a Londra un eccezionale successo di pubblico e ha vinto nel 2013 sette Laurence Olivier Awards (tra cui migliore opera teatrale) per poi trasferirsi a New York dove ha vinto quattro Tony Awards.
Un successo che Ferdinando Bruni e Elio De Capitani hanno saputo rinnovare sulle scene italiane con scelte registiche lontane da quelle altamente tecnologiche dell’edizione inglese, ma capaci di esaltare la qualità della scrittura, il suo ritmo, la polifonia dei personaggi e il lavoro attoriale.
dal 19 al 22 marzo 2020
giovedì e venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Un nemico del popolo
di Henrik Ibsen
traduzione Luigi Squarzina
regia Massimo Popolizio
con Massimo Popolizio e Maria Paiato
e con Tommaso Cardarelli, Francesca Ciocchetti, Martin Ilunga Chisimba, Maria Laila Fernandez, Paolo Musio, Michele Nani, Francesco Bolo Rossini
e con Dario Battaglia, Cosimo Frascella, Alessandro Minati, Duilio Paciello, Gabriele Zecchiaroli
produzione Teatro di Roma – Teatro Nazionale
Dopo il successo del pasoliniano Ragazzi di vita, Massimo Popolizio mette in scena un testo classico di stringente attualità, Un nemico del popolo di Henrik Ibsen. Una nuova sfida per l’attore-regista, qui anche protagonista nel ruolo del dottor Thomas Stockmann, affiancato da Maria Paiato nei panni maschili di Peter Stockmann, fratello del medico e sindaco coinvolto nel malaffare.
Popolizio indaga i grandi temi e le grandi contraddizioni della nostra società, dalla corruzione alla responsabilità etica per l’ambiente, dal ruolo dei media nella creazione di opinioni e consenso ai rapporti tra massa e potere. Dalla prospettiva del nostro oggi, l’opera del drammaturgo norvegese assume un’inedita forza comunicativa: senza ridursi a mero atto di accusa contro la speculazione, non cessa di raccontare con spietata lungimiranza il rischio che ogni società democratica corre quando chi la guida è corrotto e la maggioranza soggiace al gioco delle autorità pur di salvaguardare l’interesse personale.
dal 2 al 5 aprile 2020
giovedì e venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Macbeth, le cose nascoste
da William Shakespeare
progetto e regia di Carmelo Rifici
drammaturgia di Angela Demattè e Carmelo Rifici
dramaturg Simona Gonella
équipe scientifica Dottore Psicoanalista Giuseppe Lombardi e Dottoressa Psicoanalista Luciana Vigato
con Alessandro Bandini, Angelo Di Genio, Tindaro Granata, Christian La Rosa, Maria Pilar Pérez Aspa, Elena Rivoltini, Giulia Vecchio
produzione LuganoInScena/LAC Lugano Arte e Cultura
in coproduzione con Teatro Metastasio di Prato, TPE – Teatro Piemonte Europa,
Emilia Romagna Teatro Fondazione
dal 18 al 19 aprile 2020
sabato ore 20.00 | domenica ore 15.30
Fratto _ X
di Flavia Mastrella e Antonio Rezza
con Antonio Rezza e con Ivan Bellavista
(mai) scritto da Antonio Rezza
habitat Flavia Mastrella
produzione RezzaMastrella, TSI La Fabbrica dell’Attore Teatro Vascello, TPE Teatro Piemonte Europa
Coppia artistica ineguagliabile del panorama teatrale contemporaneo, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, ovvero RezzaMastrella, calcano le scene dal 1987: insieme, lui performer-autore e lei artista-autrice, hanno sempre firmato a quattro mani l’ideazione e il progetto artistico degli spettacoli. Nel 2018 si aggiudicano il Leone d’Oro alla carriera per il Teatro.
«Si può parlare con qualcuno che ti dà la voce? Si può rispondere con la stessa voce di chi fa la domanda? – si chiede Antonio Rezza – Due persone discorrono sull’esistenza. Una delle due, quando l’altra parla, ha tempo per pensare: sospetta il tranello ma non ne ha la certezza. La manipolazione è alla base di un corretto stile di vita. Per l’ennesima volta si cambia forma attraverso la violenza espressiva. Mai come in questo caso o, per meglio dire, ancora come in questo caso, l’odio verso la mistificazione del teatro, del cinema, della letteratura, è implacabile. Il potere sta nel sopravvivere a chi muore. Noi siamo pronti a regnare. Bisognerebbe morire appena un po’ di più».
dal 9 al 10 maggio 2020
venerdì ore 21.00 | sabato ore 20.00
Das Weinen (Das Wähnen) Un mare di lacrime
di Dieter Roth
regia di Christoph Marthaler
scene di Duri Bischoff
drammaturgia di Malte Ubenauf
produzione Schauspielhaus Zürich
in coproduzione con Emilia Romagna Teatro Fondazione, Nanterre-Amandiers – centre dramatique national, Bergen International Festival
prima nazionale
ALTRI SPAZI
Fondazione Collegio San Carlo
dal 20 al 22 dicembre 2019
venerdì e sabato ore 21.00 | domenica ore 16.00
Stati e imperi della luna
da Savinien Cyrano de Bergerac
testi scelti da Carlo Altini
immagini a cura di Riccardo Frati
con Michele Dell’Utri, Simone Francia, Diana Manea, Jacopo Trebbi (resto del cast in via di definizione)
produzione Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Collegio San Carlo
Foto Gianluca Moretto