Annullati gli appuntamenti e gli spettacoli in programma da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo della XV edizione di VIE Festival

In Teatro

A’nnullato VIE Festival 2020,  annullati gli appuntamenti e gli spettacoli in programma da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo della XV edizione di VIE Festival in adempimento all’ordinanza emanata oggi 23 febbraio dal Presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dal Ministro della Salute Roberto Speranza.

In seguito all’ordinanza emanata oggi dal presidente della Regione Emilia-Romagna Stefano Bonaccini e dal Ministro della Salute Roberto Speranza per contrastare la diffusione del Coronavirus, la direzione di Emilia Romagna Teatro Fondazione comunica l’annullamento degli appuntamenti della XV edizione di VIE Festival in programma da lunedì 24 febbraio a domenica 1 marzo in tutte le sue sedi.

Fino a domenica 1 marzo l’ordinanza prevede in Emilia-Romagna la sospensione delle attività delle scuole di ogni ordine e grado, asili nido, Università, di manifestazioni, eventi e di ogni forma di aggregazione in luogo pubblico o privato, delle gite di istruzione e dei concorsi. La direzione di ERT Fondazione darà tempestiva comunicazione dopo tale data della eventuale ripresa delle attività dei teatri.

Dal 3 marzo alla ripresa delle attività, salvo diverse indicazioni, sarà possibile recarsi in biglietteria per chiedere il rimborso dei biglietti già acquistati. Per maggiori informazioni: 329 2323600 dalle ore 9 alle ore 13.30 e dalle ore 14.30 alle ore 18.30.

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E’ una gran bella notizia che, nonostante i tagli del Fus che hanno duramente colpito Emilia Romagna Teatro, il 21 febbraio avrà comunque inizio la quindicesima edizione di VIE Festival, che continuerà fino al 1 marzo a Modena, Bologna, Cesena, Carpi e Spilamberto. La scure che ha decurtato i finanziamenti di Emilia Romagna Teatro quando già la stagione era ormai decisa, avevano messo a grave rischio la realizzazione di questo bellissimo festival che porta il meglio del teatro (ma anche danza, musica e performance) nazionali e internazionali sui palchi di Ert e che da anni è uno degli appuntamenti più prestigiosi ed interessanti della regione. Chiamando a raccolta artisti da dieci diversi paesi, che raccontano a largo spettro la realtà sociale e politica del nostro tempo, VIE Festival interpreta la profonda vocazione di ERT come teatro pubblico che guarda al presente, sia attraverso le creazioni di maestri riconosciuti sia accogliendo le visioni di talenti emergenti, spesso mai approdati in Italia.

Tra gli eventi di maggior rilievo: il ritorno di Pascal Rambert con lo spettacolo d’apertura del Festival d’Avignone 2019, in cui dirige un brillante cast, composto dai protagonisti della scena francese; la prima volta in Italia di FC Bergman, collettivo fiammingo dal potente linguaggio visivo; le prime nazionali del nuovo lavoro di Frank Castorf, regista tedesco considerato un maestro del teatro contemporaneo e straordinario provocatore, e del primo testo teatrale del filosofo Slavoj Žižek, diretto dalla tedesca Angela Richter; la tappa italiana dell’originale progetto internazionale di Massimo Furlan e Claire de Ripaupierre, una versione semi-seria del noto format televisivo Eurovision, che vede in giuria Loredana Lipperini, Stefano Bonaga, Michela Murgia, Daniele Silvestri e Marino Sinibaldi. Dall’America Latina arrivano l’uruguaiano Gabriel Calderón, uno dei maggiori talenti della nuova drammaturgia sudamericana, già ospite lo scorso anno a VIE e artista caro a ERT Fondazione, e il cileno Guillermo Calderón, che porta una testimonianza preziosa in un momento storico sicuramente delicato del suo paese. Daria Deflorian e Antonio Tagliarini mettono in scena un testo di Édouard Louis, giovane scrittore francese già conosciuto come un caso letterario contemporaneo; Luca Carboni e Gabriel Da Costa presentano un nuovo spettacolo, incentrato sull’errore e ispirato a una curiosa vicenda reale; il regista scozzese Matthew Lenton si misura con uno dei racconti più famosi di Kafka, La metamorfosi; il coreografo Virgilio Sieni dialoga in scena con il grande maestro della tradizione dei pupi palermitana Mimmo Cuticchio. Non manca la musica con il concerto di Bassekou Kouyaté & Ngoni Ba, gruppo originario del Mali, e il live concert di Dewey Dell, compagnia nata a Cesena ma conosciuta e attiva in tutta Europa.

Prima di lasciare il campo alla scena contemporanea, il festival dà il benvenuto al pubblico e agli artisti offrendo un evento di inaugurazione a ingresso libero in cui ascoltare le voci di due riconosciuti e stimati pensatori viventi, il filoso e scrittore spagnolo Fernando Savater e lo storico e scrittore Donald Sassoon. Durante la serata dal titolo Sweet Home Utopia. Dialogo tra Europa e democrazia, venerdì 21 febbraio al Teatro Storchi di Modena, il pensiero di Savater e Sassoon si intreccia con le letture curate e realizzate da Lino Guanciale.

Il programma prosegue il 22 e il 23 febbraio con Pascal Rambert, autore, regista e coreografo insignito nel 2016 del Premio Teatro dell’Académie Française, che presenta in prima nazionale al Teatro Arena del Sole di Bologna Architecture. Lo spettacolo, che ha aperto il Festival d’Avignone 2019 ed è coprodotto da ERT Fondazione, è la storia di una famiglia ambientata negli anni oscuri a cavallo delle due guerre mondiali. Sul palco un cast straordinario con famosi attori della scena francese come Emmanuelle Béart, Audrey Bonnet, Anne Brochet, Marie-Sophie Ferdane, Arthur Nauzyciel, Stanislas Nordey, Denis Podalydès e Pascal Rénéric in alternanza con Laurent Poitrenaux, Jacques Weber.

Dal 28 febbraio all’1 marzo nel padiglione 36 di Bologna Fiera, arriva per la prima volta in Italia FC Bergman con Het Land Nod. Uno spettacolo senza testo dal forte impatto visivo che, traendo ispirazione dalla maestosa Galleria Rubens al Royal Museum of Fine Arts di Anversa, racconta una storia avvincente proprio su questo luogo, sulle sue opere e soprattutto sulle persone che cercano conforto e rifugio nel museo.

Ex direttore artistico del Volksbühne di Berlino, Frank Castorf, una delle figure più emblematiche del teatro tedesco, torna alla regia con Bajazet, in prima nazionale l’1 marzo al Teatro Storchi di Modena. Con un gruppo di attori francesi, fra cui Jeanne Balibar, Castorf mette in scena per la prima volta e in lingua francese un’opera di Jean Racine, autore con cui in pochi, tra gli artisti non francofoni, si sono misurati prima d’ora. In Racine, il regista tedesco riconosce le fondamenta del suo teatro e lo pone in dialogo con il drammaturgo e poeta Antonin Artaud, avvicinando così sapientemente due dei maggiori autori francesi.

Dalla Germania anche la regista Angela Richter, che presenta in prima nazionale il 26 e il 27 febbraio al Teatro Storchi di Modena Antigone del filosofo sloveno Slavoj Žižek. Una rielaborazione in chiave contemporanea della tragedia classica di Sofocle, in cui emerge un’analisi approfondita del sistema Europa oggi: la crisi dell’euro, dei rifugiati, la Brexit, l’austerità, l’inasprimento dei controlli alle frontiere, le pericolose infiltrazioni e il dilagare delle fake news, elementi che insieme minacciano la stabilità del vecchio continente. Lo spettacolo è prodotto nell’ambito del progetto Prospero – European Theatre Network e vede come coproduttori il Teatro Nazionale Croato di Zagabria (Croazia), Théâtre de Liège (Belgio) ed Emilia Romagna Teatro Fondazione.

Prendendo parte a un progetto di collaborazione europea, ERT co-produce la nuova creazione di Massimo Furlan e Claire de Ripaupierre, Concorso europeo della canzone filosofica, in prima nazionale al Teatro Bonci di Cesena il 22 e il 23 febbraio. Una versione semiseria del noto format televisivo canoro Eurovision, che solleva una riflessione in chiave pop su una delle questioni più cruciali del nostro oggi: il tema dell’identità dei diversi paesi rappresentati nella Comunità Europea. Per l’edizione 2020 di VIE, Furlan sarà affiancato sul palco da Federica Fracassi e da una giuria di esperti creata ad hoc, composta dal filosofo Stefano Bonaga, dalla scrittrice Michela Murgia, dal cantautore Daniele Silvestri e da Marino Sinibaldi, direttore di Rai Radio3, e presieduta da Loredana Lipperini (giornalista, scrittrice e conduttrice radiofonica per Fahrenheit su Rai Radio3).

Il 22 e il 23 febbraio presso Il Faro a Spilamberto va in scena L’interessante vita di qualcuno. Sotto la guida del drammaturgo e regista uruguaiano Gabriel Calderón (già ospite della scorsa edizione del Festival con EXque revienten los actores), gli allievi del corso “Perfezionamento: Dramaturg Internazionale” (approvato dalla Regione Emilia-Romagna e cofinanziato dal FSE) della Scuola Iolanda Gazzerro di ERT realizzano una lettura scenica fondata sulla drammaturgia composta collettivamente, che parte dalla memoria biografica di ogni interprete.

Dall’America Latina anche il regista e drammaturgo cileno Guillermo Calderón che, dopo il suo primo lavoro Neva, torna ora a VIE in un momento cruciale della vita sociale e politica del suo paese, caratterizzato da rivolte dovute alle disuguaglianze sociali e alla corruzione. Nel suo ultimo lavoro, Dragón, in scena in prima nazionale il 27 febbraio al Teatro Comunale di Carpi, viene messa in discussione con umorismo e profondità la posizione dell’arte nelle battaglie politiche. Il risultato è uno spettacolo singolare che spinge a riflettere sulla fiducia nell’altro, un vero e proprio esempio di teatro politico.

Continua la collaborazione tra ERT e Daria Deflorian e Antonio Tagliarini, che per il nuovo spettacolo si affidano a un testo non scritto da loro ma scelgono l’autore francese Édouard Louis, diventato un vero e proprio caso letterario internazionale a soli ventun’anni con il romanzo autobiografico Farla finita con Eddy Bellegueule. Deflorian/Tagliarini, che con Louis condividono affinità ed elementi di ricerca, come la componente fortemente biografica dei loro lavori, traducono per la scena Chi ha ucciso mio padre, edito in Italia da Bompiani: lo spettacolo sarà presentato in prima assoluta il 22 e il 23 febbraio al Teatro delle Passioni di Modena. Un dialogo per voce sola con Francesco Alberici, che s’interroga sulle conseguenze della politica sulla vita personale di ogni singolo e in particolare su quella del padre, piegato dal lavoro e dalle difficoltà, e sul legame difficile tra un figlio e un genitore profondamente diversi. Il 22 febbraio alle ore 22.45, al termine della rappresentazione, lo scrittore Édouard Louis incontra il pubblico.

Debutto assoluto per la produzione di ERT Fondazione Get your shit together di Luca Carboni e Gabriel Da Costa in scena dal 25 al 27 febbraio al Teatro delle Passioni di Modena. Dal 2013 i due artisti collaborano alla creazione di lavori che uniscono performance, teatro, art-video e nuove tecnologie. A partire dalla storia reale di un uomo che una notte d’estate ha trascorso sei ore davanti a un erogatore di benzina senza fare nulla, Carboni e Da Costa indagano le cause di questa sua immobilità: una crisi di panico, un burn-out, un momento di riflessione o un atto di ribellione? Nello spettacolo viene utilizzato un robot realizzato in collaborazione con il Laboratorio Aperto di Modena.

Dopo 1984, Matthew Lenton torna a collaborare con Emilia Romagna Teatro Fondazione con The Metamorphosis. Lo spettacolo del pluripremiato regista scozzese, presentato in prima assoluta al Teatro Bonci di Cesena il 28 e 29 febbraio, è un adattamento del racconto di Franz Kafka, La metamorfosi.

Torna a VIE Festival Virgilio Sieni, questa volta insieme a Mimmo Cuticchio, Premio Ubu 2019 alla carriera: il loro Nudità va in scena il 29 febbraio al Teatro Arena del Sole di Bologna. Uno spettacolo incontro tra due mondi e due visioni differenti, ricche però di punti in comune. Cuticchio e Sieni instaurano forme di relazione tra corpo e pupo, ascolto e tattilità. Il danzatore e la marionetta sono messi in dialogo a partire da aspetti fondamentali dello stare al mondo: camminare, sedersi, cadere, voltarsi, toccare.

Non manca la musica con due appuntamenti di matrice diversa: il 27 febbraio al MAST.Auditorium di Bologna Miri, il concerto di Bassekou Kouyaté & Ngoni Ba. Bassekou Kouyaté, che vanta nella sua carriera artistica collaborazioni con Damon Albarn (Blur), John Paul Jones (Led Zeppelin), Bono e Paul McCartney, è uno fra i più grandi maestri dello ngoni, un antico liuto a corde tradizionale dell’Africa Occidentale fatto di zucca e pelle di capra. Per l’ultimo album del gruppo, Miri, Kouyaté torna nel suo paese natale in Mali intonando un inno all’amore, alla famiglia e all’amicizia.

Storm Atlas, al Teatro Comandini di Cesena il 28 febbraio, è il live concert di Dewey Dell, compagnia italiana di danza e teatro di ricerca, divisa tra Cesena, Berlino e Vilnius e composta da Teodora, Demetrio, Agata Castellucci ed Eugenio Resta. Dal 2013 Dewey Dell è anche un progetto musicale volto alla creazione di concerti in cui la musica viene suonata attraverso una coreografia.

In dialogo con il programma di VIE Festival 2020, dal 27 febbraio all’1 marzo a Bologna si terrà il III Convegno EASTAP (European Association for the Study of Theatre and Performance) a cura di Claudio Longhi e Daniele Vianello. Quattro giorni di riflessioni, approfondimenti e confronto con il pensiero degli artisti sul tema della composizione in ambito teatrale (per spazi canonici e non) fra pratica e teoria, passato e presente, che coinvolgeranno studiosi, ricercatori e professionisti del mondo dello spettacolo dal vivo. Durante i giorni del convegno e in quelli immediatamente precedenti, alcuni dei più riconosciuti artisti teatrali italiani e internazionali condurranno dei workshop per permettere ai partecipanti di entrare in contatto diretto con la pratica scenica. Artisti associati del convegno: FC Bergman.

Un altro appuntamento che prende vita in occasione di VIE è Daily Kepler. Cronaca fantastica di una realtà incomprensibile, previsto nell’ambito del progetto Così sarà! La città che vogliamo, promosso dal Comune di Bologna, realizzato da Emilia Romagna Teatro Fondazione, finanziato dall’Unione Europea – Fondo Sociale Europeo nell’ambito del Programma Operativo Nazionale Città Metropolitane 2014-2020. Durante alcune giornate del Festival, a partire dalle notizie lette ogni mattina sui giornali, la compagnia Kepler-452 costruisce giorno per giorno una performance radiofonica in diretta sulle frequenze di Radio Città del Capo, in cui dati reali e supposizioni immaginarie diventano la base per una riscrittura teatrale della cronaca locale.

 Visitate il sito per scoprire il programma completo: Vie Festival 2020

Servizio navetta

È disponibile un servizio gratuito di navetta per i collegamenti con le diverse città.

NAVETTE IN PARTENZA DA MODENA
Partenza e arrivo dal Teatro delle Passioni, Viale Carlo Sigonio 382

sabato 22 febbraio, navetta per L’interessante vita di qualcuno a Il Faro di Spilamberto partenza ore 16.15

sabato 22 febbraio, navetta per Architecture all’Arena del Sole di Bologna partenza ore 17.30

domenica 23 febbraio, navetta per Concorso europeo della canzone filosofica al Teatro Bonci di Cesena partenza ore 13

giovedì 27 febbraio, navetta per Dragón al Teatro Comunale di Carpi partenza ore 19.45

venerdì 28 febbraio, navetta per The Metamorphosis al Teatro Bonci e per Storm Atlas al Teatro Comandini di Cesena partenza ore 17.30

sabato 29 febbraio, navetta per Het land Nod alla Fiera e per Nudità all’Arena del Sole di Bologna partenza ore 17.30

 

Informazioni e biglietteria

Tutte le biglietterie apriranno un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.

Vendita on line: www.vivaticket.it

 

Modena

Teatro Storchi, Largo Garibaldi 15

martedì, venerdì e sabato ore 10.00 – 13.00 e 16.30 – 19.00

mercoledì e giovedì ore 10.00 – 14.00

tel. 059 2136021

 

Bologna

Teatro Arena del Sole, Via Indipendenza 44

da martedì a sabato ore 11.00 – 14.00 e 16.30 – 19.00

tel. 051 2910910

 

Cesena

Teatro Bonci, Piazza Guidazzi 9

da martedì a sabato ore 10.00 – 12.30 e ore 16.30 – 19.00

prenotazioni telefoniche: da martedì a sabato ore 10.00 – 12.30 e 16.30 – 19.00

tel. 0547 355959

 

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