L’opera torna al Teatro Comunale Pavarotti il 14 ottobre (con repliche il 16 e il 18) con La Traviata diretta da Stefano Monti che, per il distanziamento, ha predisposto un nuovo spazio scenico

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La Fondazione Teatro Comunale di Modena ha ripreso la propria attività di spettacolo e l’apertura al pubblico dopo l’interruzione dovuta all’emergenza sanitaria degli scorsi mesi. Le principali Stagioni di Opera, Concerti e Balletto riprendono da ottobre ma con la necessaria cautela e con tutte le precauzioni volte a garantire sicurezza sanitaria al pubblico e agli artisti.

Le tre opere liriche in programma includono un titolo fra i più popolari del melodramma italiano, La Traviata di Giuseppe Verdi, un’opera inglese fra le più note del repertorio barocco, Dido and Aeneas di Henry Purcell, e un esempio illustre del romanticismo francese, il Werther di Jules Massenet, assente dal teatro modenese da oltre vent’anni. In tutti i casi si tratta di nuove produzioni.

Stefano Monti, regista di fama internazionale già apprezzato a Modena in numerose occasioni per spettacoli quali Madama Butterfly di Puccini (2004), Il piccolo spazzacamino di Britten (2016), Nabucco di Verdi (2015) e Il Dittico di Giancarlo Menotti (2018), ha pensato i primi due titoli adattandoli a un nuovo spazio scenico, che rispetti il distanziamento e che colloca l’azione nella platea del Teatro. Con La Traviata, (14, 16 e 18 ottobre) rappresentata nel contesto delle manifestazioni Modena per Luciano e del programma Modena Città del Belcanto, prosegue il progetto che propone le opere interpretate da Luciano Pavarotti in ordine di debutto.

Il nuovo spazio scenico che colloca l’azione nella platea del Teatro, dà vita ad un’esperienza nuova ed immersiva, sia per gli artisti che per il pubblico; l’orchestra suonerà invece dal palcoscenico rivolta verso la platea. Nel ruolo che è stato di Luciano Pavarotti si ascolterà il tenore Matteo Lippi, allievo di Mirella Freni giunto al successo internazionale. Il suo Alfredo è già stato applaudito alla Fenice di Venezia, al Den Norske Opera di Oslo e al Maggio Musicale Fiorentino. La giovane soprano Maria Mudryak (nata nel 1994 in Kazakistan e naturalizzata italiana) è diventata in pochi anni una delle colorature liriche più ricercate della sua generazione. Ha cantato il ruolo del titolo dell’opera, uno dei suoi prediletti, in teatri quali il Maggio Musicale Fiorentino, il Teatro San Carlo di Napoli e l’Arena di Verona. Il ruolo tenorile di Giorgio Germont sarà affidato invece a Ernesto Petti. Alessandro D’Agostini dirige l’orchestra Orchestra Filarmonica Italiana accanto al Coro Lirico di Modena preparato da Stefano Colò.

“Per rendere possibile il distanziamento fisico – racconta Stefano Monti -, condizione unica e necessaria per poter esercitare la pratica del teatro in tempo di covid19, ho dovuto pormi con uno sguardo diverso rispetto all’edificio teatrale e alla sua architettura, ri-teatralizzando lo spazio scenico e dilatando lo spazio deputato alle masse artistiche. Si è fatta emergere l’orchestra disponendola fra palcoscenico e platea, e si è inglobata nello spazio scenico la platea stessa come estensione del palcoscenico, come luogo in cui possano agire il coro e gli interpreti.” L’opera sarà ripresa in diretta video nella recita di domenica 18 alle 15.30 e resterà visibile sul canale YouTube di OperaStreaming

Terzo titolo in programma, dopo La Bohème e Rigoletto della scorsa stagione, l’opera affida il ruolo tenorile che fu di Pavarotti a Matteo Lippi, cantante allievo di Mirella Freni giunto alla ribalta internazionale. Nel cast anche Victória Pitts, allieva di Raina Kabaivanska all’Istituto Vecchi-Tonelli. Dido and Aeneas (30 e 31 ottobre), assente a Modena dalla stagione 1985/86, è un capolavoro che il maggiore compositore inglese del Seicento ha scritto in dimensione cameristica prima che diventasse una delle opere barocche più note del repertorio antico. Il Werther di Massenet (27 e 29 novembre) si vedrà in una nuova, ampia coproduzione fra Opera Lombardia e i teatri di Modena, Reggio Emilia, Ferrara e Pisa. Il ruolo del titolo è affidato a Francesco Demuro, tenore di fama internazionale ospite dei maggiori teatri, dal Metropolitan di New York all’Opéra di Parigi. Canterà il ruolo di Charlotte Veronica Simeoni, mezzosoprano allieva di Raina Kabaivanska e richiesta in tutto il mondo da teatri quali il Teatro alla Scala, il Covent Garden di Londra, il Metropolitan di New York e la Fenice di Venezia.

La vendita dei biglietti per tutta la programmazione artistica di ottobre e novembre è già iniziata.

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