Dopo il debutto a porte chiuse la nuova opera prodotta dal Teatro Comunale “Dido and Aeneas” si potrà apprezzare nella differita streaming in onda domenica 8 novembre alle ore 15,30 su www.operastreaming.it

In Musica

Il nuovo appuntamento del cartellone operistico al Teatro Comunale Luciano Pavarotti di Modena,  Dido and Aeneas, capolavoro del compositore inglese Henry Purcell, opera, prodotta dal Teatro modenese ha visto il debutto a porte chiuse. Il Dpcm del 24 ottobre ha chiuso le porte del teatro modenese ma non il lavoro al suo interno. L’opera si potrà vedere  nella differita streaming in onda domenica 8 novembre alle ore 15,30 su www.operastreaming.it

Il Teatro Comunale Luciano Pavarotti resterà chiuso al pubblico fino al 24 novembre come da Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 24 ottobre 2020 nell’ambito delle misure cautelari per contrastare la diffusione della pandemia da COVID-19. Tutti i biglietti per gli spettacoli sospesi saranno rimborsati. La biglietteria del Teatro provvederà nei prossimi giorni ad informare tutti i possessori dei biglietti sulle modalità di rimborso.

Dido and Aeneas curata nella parte musicale da Mario Sollazzo, vede regia, scene e costumi di Stefano Monti che ripete, dopo il successo della Traviata, l’esperienza di allargare lo spazio scenico alla platea dove questa volta sarà collocato anche l’ensemble strumentale. Scritto nel 1689 su libretto di Nahum Tate dal quarto libro dell’Eneide di Virgilio, il titolo, un unicum della letteratura musicale anglosassone, è un gioiello della durata di circa un’ora che occupa da sempre uno spazio stabile nel repertorio. La vicenda amorosa e tragica della regina di Cartagine abbondonata da Enea in viaggio verso la penisola italica è raccontata attraverso le arie, i recitativi e i brani strumentali che formano i 39 numeri musicali dell’opera. Alcuni di questi, specie l’aria finale di Didone, sono considerati fra le massime espressioni del genere.

“Non è il momento di allestimenti sfarzosi, i tempi richiedono essenzialità – commenta Stefano Monti -. La messa in scena deve quindi essere elastica e adattarsi a una situazione fluida dettata dalle disposizioni normative, dall’andamento epidemiologico, e soprattutto dalla percezione emotiva. Per rendere possibile il distanziamento fisico, condizione necessaria per esercitare la pratica del teatro in tempo di covid, ho dovuto pormi con uno sguardo diverso rispetto all’edificio teatrale e alla sua architettura: ri-teatralizzare lo spazio scenico e dilatare quello deputato alle masse artistiche. La platea stessa come estensione del palcoscenico, come luogo in cui possano agire il coro e gli interpreti.”

I solisti interpreti dell’opera saranno Michela Antenucci e Mauro Borgioni, nei ruoli principali, affiancati da Ilaria Vanacore, Alice Molinari, Benedetta Mazzuccato, Maria Bagalà, Eleonora Filipponi e Giovanni Maria Palmia. Gli strumentisti saranno quelli dell’Ensemble Alraune mentre le parti corali saranno affidate a Coro Lirico di Modena insieme a I Madrigalisti Estensi.

Mario Sollazzo è direttore, pianista e compositore con una particolare esperienza nella musica antica. Con l’ensemble Alraune, da lui fondato, ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica per il valore culturale, effettuato concerti in contesto internazionale e realizzato 6 tra CD e DVD molti dei quali con prime registrazioni. Ha suonato per istituzioni quali Gewandhaus di Lipsia, Musikfestspiele di Dresda, Jeunesse Musical di Vienna, Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma. È docente presso il conservatorio ISSM Vecchi-Tonelli di Modena e dal 2018 presso la Hochschule “Franz Liszt” di Weimar (Germania).

Nella foto una immagine delle prove. Il ‘mare’ è realizzato dall’artista Rinaldo Rinaldi.

Info: https://www.teatrocomunalemodena.it/

 

 

 

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