Dal 4 al 6 maggio omaggio a Jan Kaplický col percorso HeartH dell’artista Sabrina Bastai e Philippe Daverio

In Eventi, Incontri

In occasione dell’ottantesimo anniversario di nascita dell’architetto Jan Kaplický (18 aprile 1937), progettista del MEF (Museo Enzo Ferrari), il Comune di Modena intitola una strada alla sua memoria, il tratto della Via Pomposiana che la collega all’Autodromo di Modena.

A corredo di questo evento si prevedono una serie di iniziative volte a celebrare un importante architetto, per ricordarne l’ineguagliabile spirito visionario e l’inarrestabile volontà di sperimentare forme, tecnologie e materiali che lo hanno guidato, fin dagli esordi, alla progettazione e alla realizzazione di edifici fortemente innovativi, ispirati a forme organiche.

Le giornate, dal 4 al 6 maggio, si articoleranno secondo il progetto HeartH – JK 80 dell’artista Sabrina Bastai, secondo un percorso artistico-espositivo localizzato in vari punti della città di Modena: Autodromo di Modena, Auditorium Biagi, Museo Enzo Ferrari, Modo Casa- Centro del design ( via De Gavasseti 137) con il w o r k i n p r o g r e s s “ h e a r t h ” e  l’Hangar RossoTiepido (via Emilia Est 1420/3) dove è installata la tecno installazione “eARTh”.  Potrete leggere più nel dettaglio le iniziative artistiche in fondo al programma

Saranno presenti Eliška Kaplický Fuchsová, Presidentessa della Commissione Cultura, Mostre, Turismo e Relazioni internazionali del Comune di Praga e vedova di Jan Kaplický, l’Assessore alla Cultura del Comune di Praga Jan Wolf, l’Ambasciatore d’Italia a Praga Aldo Amati. Particolare rilevanza assumerà il convegno dal titolo “L’infinito di Jan Kaplický” che vedrà, tra gli altri, la presenza di Philippe Daverio, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Modena, con l’Ordine degli Ingegneri e di Politecnica, società di Ingegneria.

 

 

Giovedì 4 maggio 2017 – ore 18.30

INTITOLAZIONE DELLA STRADA A JAN KAPLICKÝ

presso Autodromo di Modena

(tratto laterale della Via Pomposiana che la collega all’Autodromo di Modena)

Con la partecipazione di:

Gian Carlo Muzzarelli, Sindaco del Comune di Modena

Gabriele Giacobazzi, Assessore Lavori pubblici – Comune di Modena

Jan Wolf, Assessore alla Cultura – Comune di Praga

Eliška Kaplický Fuchsová, Presidente della Commissione Cultura, Mostre, Turismo e Relazioni internazionali – Comune di Praga

Aldo Amati, Ambasciatore d’Italia a Praga

Work in progress “earth”

 


Sabato 6 maggio 2017

CONVEGNO “L’INFINITO DI JAN KAPLICKÝ”

Auditorium Biagi, Largo Marco Biagi, 10, Modena

  • ore 9.00 – Registrazione dei partecipanti
  • ore 9.45 – Introduzione e coordinamento interventi

Ing. Paolo Ferrari Gaja solutions

Saluti Gabriele Giacobazzi, Assessore Lavori pubblici Comune di Modena

Aldo Amati, Ambasciatore d’Italia a Praga

Jan Wolf, Assessore alla Cultura – Comune di Praga

Anna Allesina, Presidente Ordine Architetti PPC della provincia di Modena

Augusto Gambuzzi, Presidente Ordine Ingegneri della provincia di Modena

  • ore 10.15 – Interventi

L’architettura visionaria, lo slancio verso il futuro, il rapporto con il passato – Arch. Andrea Morgante, Shiro studio

La tecnologia come interpretazione e stimolo dell’idea, i nuovi materiali – Ing. Fabio Camorani, Politecnica società di Ingegneria

Il progetto del MEF – Museo Enzo Ferrari Comune di Modena –  Arch. Fabrizio Lugli, Settore Economia, promozione della città e servizi al cittadino, Comune di Modena

  • ore 11.15 – Pausa
  • ore 11.30

Museo – Funzione – Territorio – Prof. Philippe Daverio

Saluto conclusivo – Eliška Kaplický Fuchsová

 ore 14.30

Museo Enzo Ferrari – work in progress“heart” – visite nei luoghi espositivi:

  • ore 18: Modo Casa, Centro del design, via De Gavasseti 137

w o r k i n p r o g r e s s “ h e a r t h ”

  • dalle ore 20.27 (Tramonto del sole):

Hangar RossoTiepido, via Emilia Est 1420/3 tecno installazione “eARTh”In occasione dell’ottantesimo anniversario

 

Percorso artistico eARTh

6 maggio ore 18 e ore 20.27

Il cuore artistico della tre giorni è sicuramente il progetto “eARTH” di Sabrina Bastai che come un filo rosso lega tutte le iniziative. Per quanto riguarda l’allestimento all’Hangar Rosso Tiepido (via Emilia Est 1420/3) spiega l’artista: “Sono entrata in questo capannone e ho visto tanti macinini del caffè senza manovella … utensili che polverizzano  qualcosa… un sentimento ?…un ricordo? In realtà erano rotori…e da qui è nato il tutto. Un cuore costruito in tondino di ferro sta per polverizzarsi nel trita pensieri… Cosa resta ? Se il ricordo è vivo la sua memoria fa rivivere la sensazione del piacere…Se il tempo ha cancellato la traccia, resta un cumulo di polvere metallica”.

Un altro punto caldo della ricerca artistica di eARTh è al Modo Casa- Centro del design ( 6 maggio ore 18, via De Gavasseti 137) con il w o r k i n p r o g r e s s “ h e a r t h. Spiega l’artista: “Gli elementi che rendono oggi il Villaggio Artigiano di Modena Ovest un’area privilegiata di progetto derivano fondamentalmente da due ordini di questioni, una di natura urbanistica economica e sociale, legata alle attuali problematiche dell’area, e una di legata al contesto del Villaggio Artigiano che possiede forti potenzialità inespresse”.
Hearth presso Modo casa si presenta coome una nuova declinazione di trasparenza: SPAZIO-MOBILE. L’attenzione è spostata verso la superficie dell’involucro, in questo caso lo spazio architettonico di Modo Casa, che diventa elemento progettuale autonomo e indipendente dalla struttura. L’architettura è diventata l’arte di progettare travestimenti che non rivelano la vera natura degli interni ripetitivi ma che scivolano nel subconscio per svolgere il loro ruolo di simboli. L’involucro dell’edificio diventa a volte semitrasparente, a volte chiuso, a volte schermo per la produzione di immagini. Questo spazio di transizione, questa soglia tra interno ed esterno, è del tutto indipendente : rappresenta se stesso. La trasparenza cessa di essere ciò che è perfettamente chiaro per diventare, invece, ciò che è chiaramente ambiguo…può essere qualità fisica della materia…o una qualità intrinseca alla sua organizzazione : e per questa ragione, si potrebbe distinguere tra una trasparenza reale o letterale e una trasparenza fenomenica o apparente. Una nuova coscienza percettiva di spazio, tempo e velocità rivelano che la trasparenza implica qualcosa di più di una caratteristica ottica. Trasparenza significa percezione simultanea di diverse situazioni spaziali. Lo spazio non solo regredisce, ma fluttua in un’attività continua”.

 

 

 

 

 

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