Nel Chiostro della Biblioteca Delfini ultimo fine settimana per “La giostra delle Meraviglie” di Antonio Catalano. Iniziative il 25 e il 26

In Eventi

Ultimi giorni per la “Giostra delle meraviglie” di Antonio Catalano allestita nel chiostro della biblioteca Delfini a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103 nel centro storico di Modena che chiuderà i battenti il 26 novembre

Antonio Catalano, attore e artista, porta infatti in città una vera giostra, capace di generare narrazioni e storie, musiche e poesia. Da inventore di mondi, Catalano, facendola girare legge storie, consulta almanacchi e piccoli teatrini, narra la vita di persone che si sono “ammalate” di meraviglia, divenendo portatrici di questo sapere poetico e misterioso. Nella settimana da martedì 14 a domenica 19 novembre, con la biblioteca aperta al pomeriggio, si susseguono anche iniziative particolari con Catalano, oltre alla possibilità per le scuole di girare in giostra al mattino.

Ancora due le iniziative collaterali:

Sabato 25 novembre – Passeggiata poetica per le vie della città per vivere da protagonista la storia narrata

ore 10.30 ritrovo Giostra delle meraviglie
ore 11.30 ritrovo Piazza Grande
(necessaria prenotazione – tel. 059 203 2940)

Domenica 26 novembre, ore 16.00 – Gran Finale

Narrazioni e storie, musiche e poesia sulla Giostra delle meraviglie

Visite guidate alla Biblioteca del Magopovero con giro in giostra! (per sezioni 5 anni Scuola  Infanzia e classi Scuola Primaria)

da martedì 14 a venerdì 17, ore 9.30 e ore 11.00
da martedì 21 a venerdì 24, ore 9.30 e ore 11.00
(necessaria prenotazione – tel. 059 203 2940)

 

Il calendario delle iniziative in programma per pubblici diversi è variegato. Si può consultare ed eventualmente scegliere di prenotare dove richiesto andando online (www.comune.modena.it/biblioteche). Per informazioni telefoniche si può chiamare il numero della biblioteca 059 2032940.

 

 

Antonio Catalano

Attore e artista, è un inventore di mondi che immerge lo spettatore in un incanto da cui si esce solo quando smette di narrare. Usa la parola per meravigliare e oggetti “poveri” per condurci nei suoi “universi sensibili”, invenzioni che evocano emozioni e invitano a ri-pensare.

 

 

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