Va in scena sul palco del Teatro Nero di via Bolzano 31 lo spettacolo “Molto rumore per nulla” di William Shakespeare per la regia di Claudio Calafiore. Appuntamento il 12 – 13 – 14 – 16 – 19 – 20 aprile 2019 alle ore 21.00. Ingresso 12 euro
“Molto rumore per nulla” si muove su di un filo sottile, quello che separa realtà e finzione, vero e falso: le vicende narrate si giocano infatti sul modo in cui vengono riferiti i fatti, sull’interpretazione della realtà che – anche se di poco falsata – conduce a conclusioni opposte. Quello che Shakespeare mette in evidenza scrivendo quest’opera è il potere delle parole, il potere dell’interpretazione e il potere del racconto in una vicenda in cui vero e falso non sono altro che le diverse versioni di una stessa realtà.
In scena: Rita Azzone, Barbara Banella, Laura Colavito, Rossella D’Urso, Alberto Fidani, Marco Fiori, Simona Formentini, Giorgia Galli, Ester Kounougnan, Simone Lanzotti, Stefania Lauria, Eros Malagoli, Mattia Manfroni, Francesco Marti, Massimiliano Petrolli, Marco Pifferi, Laura Righi, Giovanna Rizzolo, Monia Tincani, Barbara Zanfi, Lorenza Zanni.
“Molto rumore per nulla” è una delle tragicommedie più conosciute di William Shakespeare. La vicenda a un primo sguardo pare semplice: due coppie di innamorati si ritrovano a dover affrontare una serie di situazioni assurde e impossibili prima di poter giungere al tanto agognato lieto fine. La vicenda si svolge a Messina. Presso Leonato giunge Don Pedro, con al seguito Benedetto e Claudio, suoi uomini di fiducia. Claudio qui si innamora di Ero – figlia di Leonato – e si ripromette di sposarla. Aiutato in questo da Don Juan – che si serve di trucchi e mistificazioni – Claudio riesce a raggiungere il suo intento. Al contempo si svolge la storia parallela di un’altra coppia, quella formata da Benedetto e Beatrice, entrambi poco inclini all’amore, ma che in seguito alle arguzie degli altri protagonisti si abbandoneranno al sentimento reciproco. Ma non tutto è sicuro per gli amanti: gli intrighi di Don Juan riescono a minare il matrimonio tra Ero e Claudio, e solo una nuova serie di tranelli e bugie riuscirà a salvare la situazione e a portare la vicenda verso il suo lieto fine. Come molte delle commedie del Bardo, si tratta di una storia giocata su scambi di persona, intrighi, duelli e giochi di parole. E proprio i giochi di parole vengono ad assumere in questa tragicommedia un significato fondamentale: tutta l’opera si articola infatti su equivoci originati in prima battuta da quello che i protagonisti dicono. Tutti i personaggi vengono ingannati, truffati dalle parole che loro stessi pronunciano o ascoltano.